Le mascherine della protezione civile non sono autorizzate per uso sanitario. L’allarme lanciato dall’ordine dei medici.
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La protezione civile ha distribuito circa 600 FFP2 all’Ordine dei medici, ma clamorosamente i pezzi non sono autorizzati per uso sanitario.
L’episodio è stato denunciato presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici, Filippo Anelli. Il Massimo rappresentante dei camici bianchi ha inviato una circolare a tutti gli ordini regionali
invitandoli a «sospendere immediatamente la distribuzione e l’utilizzo delle FFP2 ricevute dalla protezione civile, informando eventuali medici o strutture che ne fossero già in possesso».
Anelli lancia l’allarme: “Non usate le mascherine della protezione civile”
«Il commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, Domenico Arcuri mi ha appena informato che le mascherine contenute in involucri che riportavano la dizione maschere Ffp2 equivalenti, inviati dalla Protezione civile in data odierna agli Ordini dei medici dei capoluoghi di Regione, non sono dispositivi autorizzati per l’uso sanitario dalla Protezione civile. Vi chiedo quindi di sospendere immediatamente la distribuzione e l’utilizzo di quanto ricevuto, informando nel contempo eventuali medici o strutture che ne fossero già in possesso».
La segretaria della Fimmg Lombardia, Paola Pedrini, ha confermato il ‘blocco delle le mascherine ’ ai microfoni di Circo Massimo su Radio Capital:
“Abbiamo avuto una donazione di mascherine da parte della Protezione Civile agli ordini dei medici, ma non sono certificate per l’uso dell’operatore sanitario”. Quindi, spiega, “non le possiamo usare e a distanza di settimane dall’inizio della pandemia siamo di nuovo in carenza di dispositivi di protezione. È arrivata solo qualche mascherina chirurgica, pochissime con il filtro. Tutto il resto del materiale non si è visto niente: tute integrali, occhiali o maschere facciali”.
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In queste settimane le mascherine sono state al centro di numerose polemiche – per via della loro cronica mancanza – e di scontri tra Protezione Civile e Regioni.
Conclude Pedrini: “Abbiamo fatto una diffida contro Regione Lombardia e Ministero della Salute perché non è accettabile questa carenza e questa esposizione a un rischio così alto”.