Ivan Zazzaroni ricorda Diego Armando Maradona, lo fa durante una intervista a Hot Corn. Il direttore del Corriere dello Sport ha parlato del connubio calcio-cinema ed ha detto: “Io amo il calcio inglese, sono figlio di quell’epoca e ogni volta che vedo un film italiano capisco che noi raccontiamo storie, mentre loro raccontano il calcio. Gli inglesi hanno una visione sociale del fenomeno calcistico, noi ne facciamo la parodia e diventa occasione per parlare d’altro. Di amicizia, d’amore, ma sempre d’altro. Noi giriamo film carini sul calcio. Ultimo minuto, Il campione – in cui facevo anche un cameo – o La volta buona con Massimo Ghini“.
Zazzaroni ha parlato anche del film su Roberto Baggio: “Essendo il biografo sono stato coinvolto fin dall’inizio nella lavorazione de Il Divin Codino, ma è una storia talmente imponente che era difficile chiuderla in un film. Ci sono cose buone, come il rapporto con il padre, altre meno buone. Ma quella di Roby è una storia incredibile, arduo raccontarla…“.
In chiusura il direttore del Corriere dello Sport ha parlato dei film su Diego Armando Maradona: “Raccontare Maradona? Quasi impossibile, per quanto ammetto mi siano piaciuti sia il film di Emir Kusturica che il documentario diretto da Asif Kepedia. Ho conosciuto Diego, ero a Sydney nel 1993 per lo spareggio mondiale tra Australia e Argentina. Una persona generosa, fondamentalmente buona, che oggi potrebbe riuscire a raccontare solo Gianni Minà. Credo che vivere da Diego fosse fondamentalmente impossibile. Come fai a sopravvivere a quel mito? Ad essere più famoso del Papa o di un divo di Hollywood? Devi avere una struttura forte, devi riuscire a rimanere in piedi e lui era fragile, fragilissimo…“.