Lo sapevi che Napoli

Il Festival di Sanremo fu un’invenzione tutta napoletana. Ecco la storia

Il Festival di Sanremo fu un’invenzione napoletana. La manifestazione canora in origine proponeva solo canzoni napoletane.

Come nasce la canzone italiana? La canzone italiana nasce tra la fusione della canzone napoletana e il melodramma. Il primo a scrivere testi della neonata canzone italiana ovviamente fu un napoletano e non poteva essere altrimenti, il compositore Michele Testa, in arte Armando Gill.

Il Festival di Sanremo fu un’invenzione tutta napoletana?

Il festival di Sanremo era napoletano: Procediamo per gradi. Siamo nel 1931, due autori napoletani di grande importanza, il poeta Ernesto Murolo e il musicista Ernesto Tagliaferri, esportarono nella città ligure una manifestazione natalizia, dal 24 dicembre al primo gennaio.

La manifestazione chiamata: “Festival partenopeo di canti, tradizioni e costumi” proponeva solo canzoni napoletane, non era una gara, non nel senso in cui l’interpretiamo oggi.

La kermesse si svolse per la prima volta all’interno del casinò municipale, guarda caso il cui titolare era un certo Luigi De Santis, uomo di grande cultura e legato alle sue origini partenopee.

De Santis si avvalse della collaborazione del grandissimo Raffaele Viviani.

Fu quello il primo Festival della canzone della città di Sanremo, tra gli spettatori c’era Amilcare Rambaldi, allora ventenne, che anni dopo, nel 1951 , nel ricordo di quella manifestazione convinse il torinese Angelo Nizza ad organizzare il primo festival della canzone italiana di Sanremo, nella stessa sede dell’antesignano partenopeo.

IL FESTIVAL DI NAPOLI

Napoli non stette a guardare e nel 1952 nasceva il Festival di Napoli, deputato a sostituire la gara dell’antica Piedigrotta.

Il Festival di Napoli fu presentato per la prima volta alla mostra d’oltre mare. All’inizio i due festiva collaborarono alacremente, scambiandosi anche gli artisti, ma man mano che il tempo passava le due rassegne assunsero connotati diversi.

Il Festival di Sanremo si affermò mentre il Festival di Napoli dopo il boom iniziale e le sciagurate direzioni manageriali alla fine sparì.

“.. il Festival della canzone napoletana, si consumò in un ventennio a causa di gravi errori artistici e organizzativi. Agli autori e agli editori fu imposto dai manager, spesso del Nord-Italia, il pagamento di una tassa esosa per accedere a una gara falsata e decisa a tavolino da raccomandazioni che promuovevano brani privi di spessore artistico e cantanti non napoletani dalla dizione spesso disastrosa”. ( made in Naples)

Questa è la storia del primo Festival di Sanremo, tutto di stampo napoletano, ma oggi nessuno lo ricorda.

 TROISI E TOTÒ DISSERO NO A SANREMO

 

Il legame tra Napoli e il festival di Sanremo ha fatto registrare negli anni due clamorosi rifiuti.

il primo nel 1960, quando Totò abbandonò la giuria del festival  con queste parole: ““Non faccio l’uomo di paglia per Sanremo.

Nel 1981 toccò a Massimo Troisi dire di no al festival della canzone italianaLa Rai propone al comico napoletano di tagliare le parti scabrose, di scrivere tutto l’intervento riducendo al minimo l’improvvisazione, di fare un solo intervento e non tre. Troisi non ci pensa due volte e se ne va da Sanremo.

 

fonte: Antologia della canzone Napoletana- Angelo forgione Made in naples.

Foto: google foto

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