Aurelio De Laurentiis presenta il ritiro a Castel di Sangro, il Napoli sarà presente in Abruzzo dal 23 luglio fino al 6 agosto e ci saranno anche delle amichevoli con club internazionali. Il presidente del Napoli ha fatto sapere che il Napoli ha un accordo per andare in ritiro a Castel di Sangro per 12 anni, ma svelato anche di un’offerta per un “tournée in Sudamerica da cui avremmo ricavato 1 milione e centomila dollari, ma ho rifiutato, perché per me il ritiro è sacro. In questo momento si gettano le basi per fare un buon lavoro tutto l’anno“.
Il presidente del Napoli fa sapere che non vuole “andare fuori durante il ritiro estivo, perché non voglio distrarre i miei dal mercato, inoltre non voglio stressare calciatori e allenatore con voli transoceanici. Ci saranno amichevoli con club stranieri a Castel di Sangro, ma preferiamo pagare noi per farli venire a giocare in Italia“.
Ma De Laurentiis ritorna anche su una vecchia idea quella di organizzare un torneo durante “la lunga pausa per i Mondiali che si terranno in Qatar da dal 21 novembre al 18 dicembre 2022: “L’Italia non parteciperà e sto cercando di convincere le altre società per intraprendere un campionato stranieri per poterci allenare“.
Gravina recentemente ha detto di aver consigliato a De Laurentiis le strutture di Castle Di Sangro, ma il presidente del Napoli smentisce: “Me le ha consigliate il sindaco di Roccaraso, quando ci portavo la Primavera in ritiro. Quando sono arrivato abbiamo trovato l’accordo in pochi giorni. Si parla tanto di Gravina per la questione della multiproprietà del Bari, ma c’è una questione giuridica in corso e vedremo come andrà a finire. Purtroppo le federazioni non hanno la capacità di innovare che possono avere le leghe“.
Secondo De Laurentiis in questo momento anche gli amministratori devono fare un passo avanti “ed invitare stranieri a venire in Abruzzo, sfruttare i numeri social dei canali del Napoli per attirare persone da Cina e USA, per fargli capire veramente cosa significa vivere in Abruzzo. Sarebbe l’occasione anche per costruire nuove strutture e aprire ad un processo di internazionalizzazione. Come anche per Roccaraso, conosciuto dappertutto per i suoi impianti, ma che sono gli stessi da anni“.