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Pistocchi: “Scudetto del 5 maggio? Una vicenda scandalosa. Condanna per associazione a delinquere”

Acceso dibattito tra il giornalista e un tifoso della Juventus

Il giornalista sportivo, Maurizio Pistocchi, si è lanciato in un acceso dibattito attraverso Twitter con un tifoso della Juventus.

Il giornalista sportivo, Maurizio Pistocchi, si è lanciato in un acceso dibattito attraverso Twitter con un appassionato tifoso della Juventus. La discussione è nata in seguito a un tweet celebrativo di Pistocchi riguardante Ronaldo “Il Fenomeno”, che fu acquistato dall’Inter nel 1997:

“Il 25 luglio di 25 anni fa l’Inter presentava ufficialmente #Ronaldo È stato per tutti #IlFenomeno, e gli innamorati del calcio ne hanno ammirato le straordinarie qualità”.

La risposta velenosa di un tifoso della Juventus non si è fatta attendere, richiamando alla memoria il famoso 5 maggio 2002, quando i bianconeri strapparono lo Scudetto all’Inter nell’ultimo giorno di campionato:

“Indimenticabile lo scudetto conquistato il 5 maggio 2002 a Roma. Davvero un fenomeno!”

Pistocchi ha prontamente replicato: “Il 5 maggio rappresenta soltanto la conclusione di un campionato controverso.”

Nonostante la controreplica del tifoso, che ha continuato a pressare Pistocchi: “Sia lecita la tua opinione, ma nessuna sentenza ha confermato che il campionato 2001/2002 sia stato manomesso né dalla Juve né da altre squadre. Inoltre, rifletti su questo: se la Juve non avesse vinto a Udine, lo scudetto sarebbe andato alla Roma. Anche loro sarebbero stati dei ladri?”

La risposta di Pistocchi è stata tagliente: “In realtà, la sentenza della Cassazione in merito a Calciopoli stabilisce chiaramente che l’associazione a delinquere con l’obiettivo di frode nello sport era attiva già da diversi anni, presumibilmente dal 1998.”

Il tifoso ha concluso affermando: “Se riesci a trovarmi la sentenza definitiva in cui si dichiara colpevole la Juve di frode sportiva relativamente ai campionati del 1998 e del 2002, allora sarò disposto ad ammettere il presunto furto di cui hai parlato.”