Il giornalista Umberto Chiariello si è soffermato sull’arrivo di Giuntoli alla Juventus e sulle sue prime parole in bianconero.
Cristiano Giuntoli è stato nominato Football Director della Juventus con un contratto fino al 2028. L’ex direttore sportivo del Napoli ha combattuto per oltre un mese per liberarsi da De Laurentiis e intraprendere questa nuova sfida. Una sfida che lo riempie di emozioni, come emerso dalle prime parole di Giuntoli da juventino, parole che hanno colpito nel segno tutti i tifosi napoletani che lo hanno praticamente idolatrato per otto anni dopo alcuni colpi di mercato che si sono rivelati dei veri e propri ‘gioielli’ per il Napoli.
A soffermarsi sulle prime parole di Giuntoli alla Juventus è stato anche il giornalista Umberto Chiariello che a Radio Napoli Centrale, durante ‘Un Calcio alla Radio’, ha espresso le seguenti considerazioni:
“Si profila un rinnovo a vita del capitano Giovanni Di Lorenzo. In un’epoca dove nessuna bandiera è più ammessa, paradigmatico da questo punto di vista Tonali. Poco tempo fa aveva annunciato eterno amore per la squadra del suo cuore, poi scopriamo che tutti vanno nella squadra per la quale tifavano da bambini. Ci sarebbe da fare una certificazione da piccoli per capire se è tutto vero quello che si dice o se è semplicemente captatio benevolenze. Fatto sta che noi vogliamo credere che Giuntoli sia così tale tifoso juventino da farsi 8 ore di viaggio col papà per andare a vedere la Juve e in questi 8 anni in cui ha saltato a ‘Chi non salta juventino è’. Allora devo dire che ha una capacità recitativa di livello altissimo”.
Chiariello ha poi aggiunto: “Complimenti Giuntoli, non so se come direttore sportivo avrai vita lunga, di successo, come tutti ti augurano, ma sicuramente come attore di teatro hai un futuro. Tornando a Tonali, come si dice a Napoli: ‘E sord fanno venì ‘a vista pur a ‘e cecate’. Per 60mln di euro si diventa sicuramente sostenitori del Newcastle, che magari non si sa nemmeno dove si trova sulla cartina della Gran Bretagna. Però è il calcio, il professionismo, non c’è da meravigliarsi. Magari in questa epoca dei social bisognerebbe stare più attenti a fare proclami che poi possano esserti rinfacciati. Bisognerebbe avere un’attenzione ai media, tali per cui si dice a Napoli: ‘Uno non s’addà fa ‘e riebbete ca’ vocca’”.