Tra la Juventus e Rudi Garcia, tecnico del Napoli, non corre buon sangue, dal gesto del violino alla caduta di Sarri in Champions League.
NOTIZIE CALCIO NAPOLI. Rudi Garcia e la Juventus: una storia di antipatia che risale al famoso episodio del ‘violino’ e culmina con la caduta di Maurizio Sarri. Questa è la storia di una rivalità che ha lasciato un segno indelebile nella memoria collettiva del calcio italiano.
Nell’agosto del 2020, la Juventus subì una cocente eliminazione per mano del Lione, guidato da Garcia, negli ottavi di finale della Champions League. Questo match segnò l’ultimo atto di Sarri sulla panchina della Juventus, nonostante lo scudetto appena vinto.
Rudi Garcia e la Juventus
La rivalità tra Garcia, nativo di Nemours, e la Juventus non è mai stata un segreto. Durante gli anni della Roma, quando la squadra era in lotta per il vertice della classifica con la Juventus di Conte e poi di Allegri, le polemiche erano all’ordine del giorno. L’apice è stato raggiunto il 5 ottobre 2014, quando la Roma arrivò a Torino per la sfida scudetto.
Il match, vinto dai padroni di casa per 3-2, fu segnato da numerose controversie arbitrali e da un’immagine rimasta impressa nella memoria collettiva: Garcia che, spazientito, ‘suonava’ il violino a bordo campo.
Nell’agosto 2020, un altro capitolo di questa rivalità si è scritto. L’eliminazione della Juventus dalla Champions League per mano del Lione di Garcia ha segnato la fine dell’era Sarri alla Juventus. Nonostante lo scudetto appena vinto, Sarri non fu riconfermato per la stagione successiva e fu sostituito da Andrea Pirlo.
La storia di antipatia tra Garcia e la Juventus continua a essere un argomento di grande interesse nel mondo del calcio. Con Garcia ora alla guida del Napoli, si prevede che la rivalità possa solo intensificarsi.