Calcio Napoli

Ultras: tensione altissima, il motivo della protesta. Summit in prefettura con De Laurentiis

Ultras Napoli cresce sempre la tensione dopo quanto accaduto in Napoli-Milan, se ne parla anche in prefettura con De Laurentiis.

Quello che si è visto in Curva B durante Napoli-Milan è una delle cose più brutte mai viste allo stadio prima San Paolo ed oggi Maradona. Famiglie in fuga e bambini che piangevano, perché gli ultras si stavano menando tra di loro. Poi c’è una frangia, sempre di ultras, che li ha accolti e li ha protetti, ma resta comunque qualcosa di assurdo che inevitabilmente si ripercuote sulla squadra. Si, perché come dice Spalletti quel silenzio assordate fa male e incide sui calciatori, tanto quanto l’assenza di Osimhen.

Proprio gli ultras chiedono a Spalletti di mediare con De Laurentiis, di arrivare ad una soluzione che fino ad ora non si intravede e che rischia di rovinare una stagione veramente fantastica, anche perché l’obiettivo semifinale di Champions League non è impossibile.

Napoli: cosa chiedono gli ultras

I contestatori, nel frattempo, chiedono pubblicamente a Spalletti di mediare con De Laurentiis: il dialogo tra club e ultras è inesistente e la frattura atavica. Anche tra gli ultras uniti dalla polemica contro il presidente ci sono due fazioni: quelli che non sottoscriveranno la Fidelity Card a costo di non entrare allo stadio – in Champions è obbligatoria – e quelli che invece l’hanno sottoscritta.

Nel mirino, oltre alla vecchia Tessera del tifoso, anche il prezzo dei biglietti delle curve per i quarti di coppa con il Milan: 72 euro per gli abbonati e 90 euro per i non abbonati, senza distinzione tra anello superiore e inferiore. Gli ultras, tra l’altro, lamentano anche il divieto di introdurre bandiere, tamburi e fumogeni a differenza di quanto accade in altri settori (Ospiti compresi): il regolamento d’uso dello stadio, al punto 13, informa
che bisogna richiedere un’autorizzazione al Gos da inviare via mail al club, ma fino a un certo punto di questa stagione tamburi e bandiere non sono mai mancati. Almeno fino agli incidenti di gennaio sull’A1 con gli ultras della Roma” scrive Corriere dello Sport.

Poi si legge che ieri in “Prefettura è andato in scena un incontro tra prefetto, questore, sindaco e De Laurentiis: il tema principale è stato l’organizzazione della festa-scudetto, ma la riunione ha inevitabilmente toccato la tensione crescente. Dallo champagne all’acqua sporca“.