A Cesena un tifoso del Napoli si è visto lanciare una molotov sul balcone di casa per aver esposto uno striscione del Napoli.
Assolutamente assurdo quanto accaduto nella serata di ieri a Cesena, dove un tifoso del Napoli e membro del direttivo del Club Napoli Cesena e di Uanm si è visto lanciare una molotov sul balcone. Già il gesto in se è assolutamente da condannare, ma quel che più pesa è il motivo per il quale è stata lanciata la bomba incendiaria.
L’uomo aveva esposto uno striscione del club Napoli all’esterno del balcone della propria abitazione. Un modo come un altro per far sentire la proprio appartenenza ai colori azzurri. Un gesto semplice ed assolutamente normale, ma che evidentemente a qualcuno non è piaciuto.
Cesena: molotov a casa di un tifoso del Napoli
Fortunatamente non ci sono state conseguenze per il tifoso azzurro e nemmeno per i genitori che abitano nella stessa casa colpita dalla bottiglia incendiaria. Tanto, tantissimo spavento, anche perché “per un caso non è stata colpita la caldaia presente proprio su quel balcone. Qualora le fiamme l’avessero colpita ci sarebbe stata una strage” fanno sapere alcun persone vicine alla vittima.
Non è il primo gesto contro i tifosi del Napoli che si registra. Proprio nei giorni scorsi una tifosa di Avellino ha segnalato intimidazioni perché aveva esposto una bandiera azzurra.
Per il tifoso di Cesena arriva la solidarietà del direttivo UANM (Unione Azzurra Nel Mondo) che attraverso una nota ufficiale scrive: “L’Unione Azzurra Nel Mondo è vicina al Napoli Club Cesena, ed in particolare al suo teserato, vittima di attacchi vili e ingiusti, ‘colpevole’ di aver esposto uno striscione dal balcone della propria abitazione.
Sono oramai sempre più frequenti gesti simili. Ricordiamo anche quanto successo ai nostri amici delle province di Avellino e Salerno nei giorni scorsi. Atti di intimidazione e violenza che nulla hanno a che fare con il calcio e con la cultura dello sport in generale. Tutti i club dell’UANM sono con i fratelli azzurri di Cesena e con chiunque altor sia vittima di gesti simili“.