De Laurentiis chiude le porte ad Ibrahimovic. Il presidente alla festa per i 120 anni del Milan frena su un possibile arrivo dello svedese al Napoli.
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Il presidente della SSC Napoli parla di calciomercato ai margini della festa rossonera. De Laurentiis ha dato una brusca frenata all’arrivo di Ibrahimovic in magli azzurra. Lo svedese vuole tornare a giocare in Serie A ed il richiamo della Champions è molto forte, tanto che proprio l’attaccante ha sempre dato una priorità alla squadra partenopea. Sopratutto quando c’era Ancelotti.
Calciomercato – Ibrahimovic
Aurelio De Laurentiis parlando di Ibrahimovic però ha spento le voci di mercato: “Zlatan è una persona straordinaria con grande personalità, ma prima di pensare a lui ho altre priorità. Abbiamo pensato ad Ibrahimovic quando c’era Ancelotti, con lui avrebbe avuto un determinato ruolo. Ora prima devo pensare a rimettere in sesto la squadra che deve giocare in un modo diverso, con la linea più alta e con una difesa che non deve concedere quello che abbiamo concesso con il Parma“. Sul mercato in entrata ha aggiunto: “Centrocampo? Prima pensiamo a ciò che abbiamo in casa, poi rinforzeremo il centrocampo“.
De Laurentiis non ha parlato solo di Ibrahimovic alla festa per il 120 anni del Milan, ma anche del rapporto con Gattuso: “Con lui c’è sintonia totale è un grande lavoratore, ha fatto molto bene al Milan. Gattuso ha il profilo giusto, così come lo aveva Carlo (Acelotti ndr), è una persona straordinaria”. Passaggio anche sull’esonerato Ancelotti, con il presidente del Napoli che ha detto: “Noi eravamo conosciuti in tutta Europa con il 4-3-3, non si può dare per scontato ciò che si immagina. Ora però – ha concluso – serve pazienza. Gattuso con il 4-3-3 ha fato bene al Milan, ma dobbiamo dargli tempo, c’è tanto lavoro da fare”.
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Con la chiusura ad Ibrahimovic il Napoli deve pensare soprattutto al centrocampo, dove nonostante le dichiarazioni del presidente, qualcosa bisogna fare. Sia De Laurentiis che Gattuso sanno che i centrocampisti a disposizione sono numericamente pochi, inoltre serve un regista di ruolo.