Alisson si racconta alla gazzetta. Il portiere del Liverpool parla della trasferta di Napoli al San Paolo e ammette di temere l’ambiente partenopeo.
Alisson su Napoli-Liverpool
Alisson Becker oggi compie 26 anni e domani torna a giocare in Italia, a Napoli, con il suo Liverpool. Il portiere più forte del mondo, il secondo più pagato di sempre (73 milioni; Kepa al Chelsea è costato 80) ha rilasciato alcune dichiarazioni sul Napoli e la serie A alla gazzetta dello sport:
La A è lontana dalla Premier?
«Non tanto. È solo differente. Meno intensa. Però io in Italia ho imparato tanto grazie al preparatore Marco Savorani che è stato fondamentale nella crescita mia e di Szczesny. È una delle persone più importanti della mia vita, mi ha aiutato dentro e fuori dal campo».
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In Premier lottano tante squadre per il titolo, in Serie A vince sempre la Juve.
«Il dominio della Juve poggia su basi economiche. In Premier tutte le società acquistano giocatori importanti, in A purtroppo no. Per il resto, gli stadi sono caldi allo stesso modo. Una differenza importante riguarda i terreni di gioco, che in Premier sono sempre perfetti».
De Laurentiis ha detto di aver offerto 60 milioni per lei. Che ambiente si aspetta a Napoli?
«Caldissimo. Mi piace giocare al San Paolo. I tifosi cantano sempre, non stanno mai zitti. Sarà una grande sfida per un grande girone: il pareggio del Napoli a Belgrado ci avvantaggia solo se noi faremo il nostro dovere. L’anno scorso a Napoli con la Roma vinsi 42, ma fu durissima: il Napoli tirò 13 volte in porta, feci 11 parate e presi 2 gol. La forza della squadra di Ancelotti è che il gruppo è lo stesso da anni».