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Parte la mostra su Tina Pica il cinema, il teatro la memoria

La mostra su Tina Pica. A cinquant’anni dalla scomparsa un’esposizione dedicata alla grande attrice napoletana. 



NAPOLI – Parte la mostra su Tina Pica: Costumi, foto, cimeli e un documentario sull’indimenticabile attrice napoletana che lasciò Eduardo De Filippo per il grande schermo.

GLI ESORDI

Tina Pica, cominciò a recitare per caso. Per rimpiazzare il padre improvvisamente ammalatosi. La sua voce roca, il suo fisico asciutto, le permisero di vestire i panni di un uomo, don Anselmo Tartaglia. Era ancora una ragazzina, ma quel debutto in teatro la proiettò nel mondo dello spettacolo per tutta la vita.

“Quand chiagn a facc se bagn è nient cagn”

TEATRO E CINEMA

La sua carriera è iniziata in teatro, lei optò poi per il cinema, lasciando la compagnia di Eduardo con una determinazione che ne rivelò il temperamento straordinario. E mentre Eduardo era certo che sarebbe tornata sui palcoscenici, lei continuò, invece, a fare film.

È lì che il suo ruolo di attrice comica è fiorito. Si ritrovava a fare da spalla ad attori più blasonati, ma oggi, nell’immaginario degli spettatori, quegli attori sono talvolta impalliditi e lei giganteggia.

E allora ecco la mostra a lei dedicata, ecco Tina Pica nelle foto di famiglia, negli scatti sul set, nelle locandine dei film, nei copioni che per decenni hanno custodito i suoi nipoti, Franco e Francesco Pica, ma anche Gioconda Marinelli, l’Archivio del teatro Diana, la Libreria del cinema e del teatro di Napoli e altri collezionisti.

…Napoletani popolo di santi e navigatori.
navigato’ è arrivata a divisa…

LA MOSTRA

A cinquant’anni dalla scomparsa, una mostra ripropone al pubblico la sua carriera. “Tina Pica 1884-1968” è il titolo della mostra che si inaugura oggi alle 18 nello spazio Quartieri Airots, l’antica chiesa della Congregazione dei 63 sacerdoti, in via De Cesare.  In mostra ci sono 84 oggetti personali, foto, locandine, articoli di giornali che raccontano l’attrice. E il numero 84 è tutt’altro che casuale: l’attrice nacque nel 1884, morì a 84 anni, la mostra si sarebbe fatta in una chiesa, e la chiesa, nella Smorfia, ha il numero 84. E allora ecco 84 pezzetti della sua vita.

Tra i materiali esposti, il Nastro d’argento ricevuto nel 1955 come migliore  attrice non protagonista in “Pane, amore e gelosia” di Luigi Comencini, ma anche oggetti da toeletta, il suo lungo bocchino in bachelite, i cappellini che erano una delle sue passioni.




E c’è anche l’ultimo copricapo indossato in “Ieri oggi e domani”, ci sono gli occhiali di don Anselmo Tartaglia, un cappottino di velluto nero che in mostra sembra appena posato lì dalla stessa Tina Pica. La mostra, a ingresso gratuito, resterà visitabile fino all’8 luglio dalle ore 17 alle 20 (giorni di chiusura lunedì e martedì).