Antonello Valentini dichiara che ADL scivola spesso nell’arroganza ma l’altra sera ha fatto bene con Luciano Spalletti
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Antonello Valentini, ex direttore generale FIGC.
Come crede finirà la sentenza sulla manovra stipendi? “Ovviamente è un terreno minato e fare le previsioni sarebbe da Mago Otelma. Sono convinto, tuttavia, che chi sbaglia è giusto che paghi. Il club è stato condannato per la questione relativa alle plusvalenze ed ora stipendi. C’è la possibilità di patteggiare, anche se penso che possa risolversi con una grossa ammenda. Rispetto allo scenario che si è determinato non è una decisione da rinnegare. Quello del patteggiamento è un istituto utilizzato in diversi campi”.
“Si tratta di un’ammissione di colpa, e la Juventus sta cercando soltanto di limitare i danni. Gli avvocati, chiaramente, hanno il dovere di provarle tutte, senza dimenticare il fatto che i quattro dirigenti – ritenuti responsabili – sono ormai già stati condannati in maniera definitiva. È un fattore da considerare nella valutazione degli sviluppi giudiziari di questa settimana, e della storia del club torinese. Vedremo, poi, cosa deciderà Ceferin a riguardo della partecipazione alle prossime coppe europee…”.
Per Valentini De Laurentiis ha fatto bene a rivelare il futuro di Spalletti
Il Napoli può aprire un ciclo anche senza Giuntoli e Spalletti? “Il trionfo del Napoli ha riempito il cuore di gioia, anche a me in quanto meridionale. De Laurentiis, nonostante scivoli spessi nella tracotanza ed arroganza, la scorsa sera è riuscito a spiegare benissimo la situazione che riguarda il tecnico di Certaldo. Se un allenatore ritiene un ciclo concluso, ed afferma la volontà di un anno sabbatico, non ci si può esimere dall’accettare quella che è una decisione inderogabile. Anche le ambizioni di Giuntoli, dopo otto anni, di volersi affermare altrove, vanno assolutamente rispettate. Sono valutazioni legittime di quelli che sono dei professionisti di questo sport”.
Luis Enrique profilo ideale per il Napoli? “Sono un suo grande estimatore. Ho letto di cifre molto alte, persino otto milioni di euro, ed è perfettamente comprensibile. È un grande allenatore che, in Italia, abbiamo maltrattato, e non soltanto in panchina. Lo abbiamo fatto anche sul campo, ricordo Tassotti che gli fracassò il setto nasale nel ‘94… L’arbitro, per fortuna, non vide nulla e vi fu la prima prova Tv di sempre”.
“Ciò detto, a Roma non ha fatto benissimo, anche se andrebbero fatte delle valutazioni particolari su un ambiente davvero proibitivo e difficile come la Roma di quegli anni. Ciò che mi auguro è che il Napoli possa trovare un giovane allenatore italiano. Ce ne sono tanti nel nostro campionato. Il Napoli è chiamato a proseguire nel percorso di crescita, e di successo, di questi anni. A tal motivo, mi rendo conto che un profilo di un certo spessore sarebbe l’esigenza che la piazza, e le ambizioni, richiedono”.