Napoli Rock Show a Francoforte: Hirving Lozano mette il turbo alla Jerry Lee Lewis
Quando una band rock riempie tutti i Palazzetti d’Italia, la prova del 9 è la risposta del pubblico europeo che ne deve certificare il valore anche al di là delle Alpi. Il rock show del Napoli non cala di una virgola e riscuote consensi nel Belpaese così come nell’Europa dei grandi.
Già tra settembre e novembre ci sono state le avvisaglie con un Napoli, all’epoca in costruzione d’ambizioni, che sbaragliò Liverpool, Ajax e Rangers Glasgow. Ma capita sempre che il primo mini tour vada bene, il problema è confermarsi ed il Napoli lo ha fatto con un concerto spacca timpani al “Deutsche Bank Park” di Francoforte.
Finisce 0-2 ma tutti hanno l’impressione che il Napoli meriti un vantaggio più largo. Perché se tieni alta l’intensità fino al 95’, vuol dire che hai assimilato la mentalità da grande squadra, a furia di performance convincenti. E chissà cosa può regalare il finale di stagione.
Ma non dimentichiamoci che l’Eintracht Francoforte è Campione d’Europa League, con exploit in trasferta in vari stadi, come nella città del Primavera Sound a Barcellona.
Tra un mese si vedrà per il ritorno, ora resta negli occhi dei fans uno spettacolo rock, con Luciano Spalletti, amante dei Sixties, abituato alle sonorità di Woodstock.
Non ditelo a Lozano che si elettrizza con un sound ancor più veloce. Accelera a 150 all’ora con ‘Great balls of fire” di Jerry Lee Lewis e manda a bersi una birra Ndicka e company. È confermato che i messicani vedono rosso quando sentono qualcosa di riferito alle Istituzioni degli States: Francoforte chiamata Mainhattan (Manhattan sul Meno poiché è la capitale finanziaria di Germania) e subito El Tricolor si eccita, diventando una spina nel fianco.
Alla Kiss Osimhen sigla il vantaggio e manda un bacio ai 3mila napoletani con “I love it loud”. Di Lorenzo eroe buono con il raddoppio: “I don’t wanna grow up” canta Tom Waits e quest’anno nessuno vuole crescere: tutti vogliono che non finisca mai questo che non è più un sogno ma realtà.
Kvara sbaglia il penalty, ipnotizzato da Trapp, ma il tacco per il secondo goal è una Porcellana. Porcelain dei Red Hot Chili Peppers.
Tuttavia qui c’è da rimarcare un aspetto: tutti, ma proprio tutti, giocano alla grande. Le top europee sono avvisate.
P.S. Un consiglio alla Deutsche Bank. Prendi a lavorare Lobotka: la palla tra i suoi piedi è in banca, non esiste posto più sicuro.
Diciannovesima puntata della rubrica Napoli Rock
Consigli per gli ascolti
1. Blink 182 – The Rock Show
2. Jerry Lee Lewis – Great balls of fire
3. Kiss – I love it loud
4. Tom Waits – I don’t wanna grow up
5. Red Hot Chili Peppers – Porcelain