Calcio Napoli

Mandragora, l’agente: “Contro il Napoli sarà battaglia. Il Torino darà il massimo”

Napoli-Torino è la sfida valida per l'ottava giornata di Serie A

Napoli-Torino, parla Luca De Simone, agente di Rolando Mandragora, giocatore del Toro che domenica sfida la capolista. “Juric ha quadrato anche il Torino dopo la splendida stagione all’Hellas. Mi sembra che i meccanismi più o meno siano quelli. La squadra resta concentrata per i 95′, i giocatori sono applicati e sul pezzo. Mi sembra che stia facendo il suo lavoro in maniera egregia. Sicuramente ci sarà battaglia. Mandragora con più nostalgia o rabbia contro il Napoli? La determinazione agonistica ovviamente la mette in ogni partita, la grinta sportiva c’è sempre. Come tutti gli anni l’emozione di entrare al Maradona lo prenderà nei primi secondi, poi farà il suo lavoro da protagonista per il Torino com’è giusto che sia” dice De Simone.

L’agente di Mandragora a Radio Marte aggiunge: “L’ho sentito di recente, non abbiamo affrontato il tema Napoli, era concentrato sul suo recupero, aveva qualche piccolo risentimento che poi ha risolto. Sicuramente scenderanno con la massima concentrazione in campo, arrivano da una sconfitta e vanno sul campo della capolista. Devono tirare fuori tutto ciò che hanno e su questo Juric ha già dimostrato di essere bravo.
Cose particolari non sono emerse nei dialoghi con Rolando. La preparazione è stata molto dura, Juric lavora molto sui carichi. Chiede molto dal punto di vista fisico, non ci sono pause, non ci sono giornate di lavoro meno intense, Juric fa del suo mantra quello dell’intensità. I giocatori in allenamento, da quanto ne so, la sentono questa cosa. L’intensità c’è sempre nelle squadre di Juric e credo ci sarà anche da parte del Torino“.

Calciomercato: Mandragora-Napoli

De Simone parla anche di calciomercato e delle voci di Mandragora al Napoli: “Non abbiamo mai ricevuto nessuna telefonata ufficiale da parte del Napoli. Che poi il Napoli abbia fatto dei sondaggi con i club che detenevano il suo cartellino questo non mi è stato mai comunicato. Io – aggiunge – ho cominciato a collaborare con lui che veniva via da Genova, era già partito da Napoli. Non ho seguito i suoi primi passi che però mi sono stati raccontati dal suo papà, che è un mister e che lo ha seguito sin da piccolo. Sono testimone della crescita tecnica e mentale“.