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Morto Franco Battiato. Memorabile il suo concerto a Napoli sulle note di Era De Maggio

Franco Battiato si è spento nella sua Sicilia all’età di 76 anni. A Napoli cantò «Era de maggio» davanti a 40mila persone

Franco Battiato si è spento a 76 anni. Il cantante e musicista Catanese è morto nella sua casa di Milo, dove si era ritirato da tempo. Battiato è stato un artista visionario, colto, ironico, eclettico, curioso sperimentatore. Insieme all’amico Manlio Sgalambro ha rivoluzionato la musica italiana fondendo più registri (musicale, linguistico, estetico) e coniugando lo spirito più avanguardistico e colto a quello più popolare.
Il suo estro e la sua creatività hanno trovato espressione anche in altri ambiti artistici (pittura, cinema, editoria) contribuendo a definire la sua originale personalità.

In occasione del 76esimo compleanno, a marzo, era stato ripubblicato il suo capolavoro «La voce del padrone», del 1981. Ma l’ultimo brano in cui abbiamo avuto la possibilità di ascoltare la sua voce è stato «Torneremo ancora», del 2019. Si trovava all’interno di un album con 14 fra le canzoni più celebri dell’artista, registrati nel 2017 con la Royal Philarmonic Concert Orchestra, diretta dal Maestro Carlo Guaitoli. Una sorta di «testamento» del maestro, che da anni era scomparso dalle scene a causa di una lunga malattia.

Franco Battiato

BATTIATO E NAPOLI

Battiato era anche molto legato a Napoli. Era stato due volte a Salerno per il concerto di Capodanno e poi all’Arena del Mare per un concerto molto apprezzato. A Napoli, nel 2017, l’artista siciliano riempì piazza del Plebiscito per un concerto memorabile con oltre trentamila persone in piazza. E commosse quando cantò «Era de maggio», la canzone della tradizione napoletana scritta sui versi della poesia di Salvatore Di Giacomo.

ERA DE MAGGIO

L’editore Santojanni pubblicò Era de maggio nel 1885. Gli ispirati versi di Salvatore di Giacomo conferiscono alla composizione un sapore agreste e un tono molto delicato. versi Salvatore di Giacomo, certo che sì, ma sena dimenticare il genio musicale di Mario Costa. Era de maggio è arrivata fino a noi anche per la raffinata melodia del compositore tarantino. Il senso malinconico della canzone è frutto di un andamento che sottolinea alla perfezione il tono sognante del racconto. Era de maggio vanta centinaia di interpreti.

Be­niamino Gigli, Elvira Donnarumma, Gennaro Pasquariello, Roberto Murolo, Sergio Bruni sono quelli che più degli altri l’hanno resa un classico. Tra le versioni recenti, va sicuramente ricordata quella di Franco Battiato.