Rassegna Stampa

Rizzoli ritorna su Juve-Napoli: “Hanno sbagliato tutti. Orsato, perché parlarne ancora? La tecnologia deve fare un altro step”

Nicola Rizzoli designatore degli arbitri di Serie A e B è ha parlato di Juve-Napoli, di Orsato della comunicazione degli arbitri a Corriere dello Sport

Nicola Rizzoli designatore degli arbitri di Serie A e B è ha parlato di Juve-Napoli, di Orsato della comunicazione degli arbitri a Corriere dello Sport.

Gli errori arbitrali di Juve-Napoli fanno ancora discutere, così come fa discutere il nuovo corso di Trentalange, partito con buoni propositi ma ancora molto sfuggente. Il presidente dell’Aia aveva promesso chiarezza e comunicazione, ma fino ad ora c’è stato poco o niente. Ad esempio non si è spiegato perché Ronaldo non è stato espulso dopo aver colpito Cragno, giusto per fare un esempio. Insomma quello che manca è proprio comunicazione e chiarezza. Anche il designatore degli arbitri di Serie A e B, Nicola Rizzoli, parla di questo argomento al Corriere dello Sport e dice: “Posso garantire che la tecnologia ha notevolmente ridotto il numero degli errori e non mi riferisco soltanto al fuorigioco e al gol non gol. I numeri, le percentuali lo confermano. Un deciso passo avanti lo farà compiere il chiarimento live. L’obiettivo è quello di riuscire a comunicare, in tempo
reale, con l’esterno la decisione che si è appena presa, la motivazione della scelta. Naturalmente anche quella del Var“.

Nell’intervista a Corriere dello Sport Rizzoli ritorna anche su Juve-Napoli: “Ha sbagliato Mariani così come l’avar. Lo sanno benissimo anche loro. Io sono sempre stato favorevole alla tecnologia, assurdo che alle soglie del 2020 l’unico a non rivedere le immagini fosse proprio l’arbitro“. Nessuna risposta invece sulle note vicende di Orsato in quel match tra Juve e Inter di cui si è già discusso proprio con il direttore di gara: “Orsato? Possiamo parlare d’altro? È un episodio di tre anni fa e io guardo avanti. A cosa serve tornarci sopra oggi? Calciopoli – prosegue Rizzoli – ci ha fatto molto male, rimettersi in piedi è stata durissima. Ricostruire un rapporto di fiducia con la gente, convincere gli appassionati che si era fatta pulizia, questi erano gli imperativi immediati. Qualche scoria ce la portiamo ancora addosso, ingiustamente“.