Il direttore sanitario Aorn dei colli ha parlato ai microfoni di Radio Punto Nuovo della questione coronavirus e del farmaco sperimentale usato a Napoli.
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Rodolfo Coenna, direttore sanitario Aorn dei Colli predica calma e sul farmaco sperimentale utilizzato a Napoli in questi giorni contro il coronavirus, spiega: “In termini generali quando si parla di sperimentazione di farmaci, richiedono il trattamento di migliaia di casi, questi sono casi iniziali, ma non possiamo dire che questa è la soluzione, magari uno spiraglio. E’ tutto merito dei direttori di questa ricerca. Nessun paziente ha titolo per auto prescriversi o pretendere un tampone sarà il medico di famiglia, qualora ritenesse necessario un tampone, a mobilitarsi“.
Un commento anche sulle tantissime persone che sono scese dal Nord per sfuggire alla quarantena, ma che sono finite sempre in isolamento dopo il decreto del governo Conte. “Le persone scendendo dal nord devono aver rispettato l’auto quarantena presso il proprio domicilio, quindi in questo caso sarebbe come se fossero stati sempre qua, ma non abbiamo certezza di quanti abbiamo rispettato questa consegna. Sono passati 5 giorni, abbiamo qualche segnale rispetto al numero di tamponi positivi, siamo in una fase ascensionale. Ciò su cui si agisce è cercare di far espandere il virus – perché sarà sicuramente così – ma in maniera lenta di modo che possa consentire le giuste cure a tutti, visto che gli ammalati sono lungo degenti. Dobbiamo rispettare la distanza di un metro da chi parla, è irrilevante se ha raffreddore, tosse o semplicemente parla. Il tampone è indicato in presenza di sintomi, farsi un tampone oggi per chi ha il raffreddore ed risulta negativo, non vuol dire che le cose non peggiorino andando avanti: il tampone è un falso risultato. Guariti? Hanno solo ridotto la velocità della loro patologia, da ciò si evince che queste persone accedono meno alla terapia intensiva“.
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Chiusura sulle donazioni al Cotugno: “Non me ne occupo io, ma posso dire che assisto ad una richiesta continua di poter partecipare a donazioni. E’ un altro modo per poter fare ciascuno di loro la propria parte. Il sacrificio che facciamo adesso, riceverà il premio di tornare alla normalità domani. Virus scompare ad alte temperature? Purtroppo no. Non sappiamo in merito a questo virus specifico, ma d’estate non è che l’influenza scompare, siamo noi che cambiamo abitudini. L’estate per le abitudini sicuramente allenta la pressione, ma la partita è adesso“.