Serie A

Svelata la seconda carta Covisoc, altro flop: penalizzazione Juve può restare

Svelta il contenuto della seconda carta Covisoc, ma non c’è la notia criminis cercata dai legali della Juventus.

Si è fatto tanto rumore per la ‘Carta Covisoc’ che avrebbe dovuto scagionare i bianconeri, o quantomeno dare un sostanzioso contributo per la linea difensiva. Ed invece nelle prime pagine ricevute dagli avvocati non c’era assolutamente nulla di utile per la linea difensiva.

A questo punto l’attenzione si è spostata sulla seconda ‘Carta Covisoc’ che la Figc ha consegnato ieri sera ai legali di Fabio Paratici e Federico Cherubini, deferiti nel processo sportivo contro la Juve che ha portato anche a 15 punti di penalizzazione.

Juventus: cosa c’è scritto nella seconda ‘Carta Covisoc’

Anche in questa seconda tranche di documenti c’è nulla che riguarda la Juventus ma si parla in generale di “situazioni gestionali che meritano un attento monitoraggio” in vista di “potenziali iniziative istituzionali”. Non sembra dunque esserci la notitia criminis che la Juve cerca, anche se non era l’elemento centrale delle cento pagine di ricorso bianconero.

Nelle due pagine inviate ai legali, viene scritto: “Nello svolgimento delle proprie attività istituzionali la Covisoc ha da ultimo individuato situazioni gestionali che, a proprio avviso, meritano un attento monitoraggio e ciò anche nella prospettiva dell’adozione di potenziali iniziative istituzionali da parte dei competenti organi della Figc. Si tratta, infatti, di situazioni che presentano tratti concettuali ed operativi idonei ad incidere sui fondamentali dei bilanci delle società sportive professionistiche (e quindi mediatamente sull’equilibrio economico e finanziario delle stesse) e che iniziano a presentarsi con frequenza statistica non trascurabile ed in maniera sufficientemente generalizzata.

Faccio riferimento, in particolare, alle operazioni di compravendita di calciatori le quali, pur concluse per prezzi significativi, comportano flussi pecuniari assai più contenuti (se non nulli) in quanto sovente le reciproche posizioni di credito e debito sono regolate dai club a mezzo di compensazione. Non è di certo – riporta Gazzetta dello Sport –  il ricorso ex se all’istituto disciplinato dall’art. 1241 e ss. del codice civile a destare l’attenzione della Covisoc: al contrario, è la possibilità di ricorrere alla compensazione allo scopo di minimizzare (se non elidere) i flussi pecuniari reciproci fissando, al tempo stesso, prezzi di compravendita dei singoli assets su basi economiche di cui non sempre i fondamentali aziendali traspaiono in modo palese ed intelligibile. Il che, ovviamente, determina una certa (non auspicabile) opacità informativa che rischia di risultare viepiù significativa in presenza di eventuali operazioni fra parti correlate“.

Le cento pagine di ricorso inoltrate dai legali della Juventus sono comunque corpose e toccherà al Collegio di Garanzia del Coni dare un giudizio, anche se l’organo di garanzia non può togliere i punti di penalizzazione, ma solo accettare il ricorso o respingerlo. Ma secondo gli esperti a questo punto non è da escludere che la penalizzazione di 15 punti inflitta alla Juve possa restare.

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