Segnali di pace e vento di tempesta, Napoli i giorni della verità

Calcio Napoli – Mancato sei giorni alla sfida con il Milan, nel mezzo ancora le nazionali a Napoli sono i giorni della verità. Dopo l’ammutinamento serve una soluzione.

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Nonostante il silenzio stampa alcuni calciatori come Lozano, Koulibaly ed Elmas hanno voluto lanciare segnali di pace, ma il vento di tempesta continua a spirare sulla squadra. La SSC Napoli medita una multa che appare inevitabile, anche per dare un segnale dopo quanto accaduto nel post Salisburgo.

La situazione

Ultime notizie Napoli – La voce della società sul post ammutinamento non è ancora arrivata, o meglio è arrivata solo in parte con due comunicati ufficiali. La presa di posizione di Aurelio De Laurentiis è chiara, la società deve tutelare la propria immagine. La multa appare inevitabile per i calciatori azzurri, che hanno commesso l’errore di trasgredire al loro ruolo di dipendenti. Quindi un segnale va dato, ma allo stesso tempo punire eccessivamente i calciatori potrebbe significare fare harakiri. Per Napoli questi sono i giorni della verità: il club ha tempo fino al 25 per avviare le vie legali, mentre il 23 si gioca la sfida con il Milan. Una partita più che mai fondamentale perché arriva dopo il disastroso pareggio di Genoa, dove in campo ci è andata una squadra piena di dubbi ed incertezze.

I messaggi dei calciatori

Il silenzio stampa imposto dal Napoli non permette a nessuno di parlare, anche se qualcuno ha sentito l’esigenza di dire la sua. Lozano è stato il primo a mandare un messaggio tramite social, seguito poi da Elmas che ha voluto caricare la squadra, mentre Koulibaly ha voluto lanciare un messaggio d’amore alla squadra e alla città. Segnali che in qualche modo fanno capire come i calciatori abbiano capito che anche loro hanno commesso un errore, subendo anche le contestazioni da parte dei tifosi durante l’allenamento a porte aperte. Il messaggio dei calciatori è chiaro, ma il comunicato del Napoli per contestare la presa di posizione di Elmas sembra stonare. E’ vero il calciatore macedone in questo modo ha disobbedito nuovamente ad una direttiva della società, ma non ha criticato nessuno ed ha parlato per dare un messaggio di unione. Questo basta per giustificarlo? Il muro contro muro serve a qualcosa? Sono domande a cui bisogna rispondere entro breve, anche perché è fondamentale ritrovare unità d’intenti e serenità interna, anche se al momento il vento di tempesta continua a spirare. In questo modo sarà difficile riuscire a centrare qualche obiettivo, senza pace e voglia di remare tutti dalla stessa parte è improbabile salvare la stagione e senza qualificazione Champions e passaggio del turno in Europa la società perderà sicuramente moltissimi introiti, fondamentale per un club che si finanzia in questo modo.

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La rivoluzione tattica

Intanto i segnali di pace lanciati dai calciatori sembrano far ben sperare almeno dal punto di vista della compattezza di squadra. Quelle parole sono utilissime per rasserenare il clima e chiedere l’aiuto dei tifosi, ovvero coloro che più di tutti stanno subendo una situazione che si sta trascinando per troppo tempo. Sul campo Carlo Ancelotti continua a pensare ad una ‘rivoluzione’ tattica abbandonando il 4-4-2 per puntare su un 4-3-3 che possa dare maggiori certezze ai calciatori, ma soprattutto riportare molti di loro nei ruoli più congeniali. L’infortunio di Mertens per fortuna non preoccupa, mentre quello di Milik può rappresentare un problema. L’intenzione di cambiare modulo da parte del tecnico di Reggiolo viene confermato anche da alcuni rumors di calciomercato, con il Napoli che sta cercando centrocampisti come Berge e Kessié, mentre dall’uruguay per l’attacco consigliano Brian Rodriguez.

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