La Superlega voluta da 12 club fondatori, che diventeranno 15 per poi allargare la platea a 20, è stata voluta essenzialmente per un motivo: fare soldi Non è un caso che chi ha avuto l’idea di mettere in piedi la Superlega di calcio risulti anche tra i club più indebitati d’Europa. Sulla questione interviene anche Carlo Cottarelli direttore Osservatorio Conti Pubblici Italiani che dice:
Si tratta di una lega elitaria con club che si sono messi d’accordo tra di loro con 15 squadre fisse e poi a turno entrano le altre. Mi ricorda il periodo precedente alla Rivoluzione francese in cui c’erano alcuni che per nascita erano esclusi. È un concetto talmente vecchio che non posso accettarlo. Se fosse stato adottato anni fa adesso staremmo disputando la Serie A con la Pro Vercelli invece che la Roma, per dire. Il fatto che ci sia J P Morgan alle spalle mi preoccupa abbastanza, ci vorrà fare soldi, ma io non credo di essere interessato a seguire una cosa del genere. Ad un mucchio di persone questa cosa non piace. Bisogna cercare di combattere le tendenze per cui vincono sempre gli stessi, credo sia il risultato di ciò che riguarda il doping finanziario che limita le possibilità di una squadra di rilanciarsi. Scudetto Inter? Non è ancora vinto, ne abbiamo fatte di cotte e di crude, quindi aspetterei.