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CORRIERE – Sarri come Sacchi? Ecco cosa dicono gli esperti

Sarri come Sacchi? Il Napoli che produce show e il Milan di un’epopea d’oro. Grandi esperti di calcio scelgono tra Sarrismo e il calcio totale di Sacchi.

Il nostro calcio stregato dal ciclone Sarri l’allenatore che piace ai grandi club europei e che fa innamorare Napoli e l’Italia intera: una rivoluzione come quella del Milan di Sacchi. Può sembrare un paradosso o una provocazione, considerando le vittorie anche internazionali di uno e il progetto ancora da consacrare dell’altro, ma Sarri ha veramente tutto per essere ritenuto capace di incidere anche più del maestro di calcio Arrigo Sacchi.

Sarri come Sacchi? la parola agli esperti

Paolo Condò (Sky Sport)

«SARRI È L’EVOLUZIONE DELLA SPECIE»

«Maurizio rappresenta l’evoluzione della specie dell’allenatore di calcio. Probabilmente, se non ci fosse stato Sacchi, non ci sarebbe stato Sarri. Arrigo ha trapiantato in Italia il modello olandese, rivelandosi un innovatore capace di rivoluzionare la concezione stessa del modo di giocare una partita. L’allenatore del Napoli s’ispira anche alla lezione del Barça di Guardiola».

Italo Cucci (Italpress) «SACCHI E’ LA STORIA, SARRI PER ORA LA CRONACA»

«Che differenza c’è fra Sacchi e Sarri? Accostare Sarri a Sacchi è come paragonare un giovane pittore di successo a un artista classico. Sacchi ha innovato il nostro calcio a tal punto da essere entrato nella sua storia e il suo posto è lì. Sarri, per il momento, è una piacevolissima cronaca che speriamo divenga presto storia. Se lo merita».

Sandro Piccinini (Mediaset) «ARRIGO HA AVUTO ASSI DI VALORE UNICO»

«Sacchi e Sarri sono due eccellenze del calcio italiano. Al primo va ascritta la primogenitura della filosofia con un solo principio fondante: «La partita la facciamo noi». Il secondo ricava il meglio dall’organico a disposizione. Senza dimenticare un aspetto: Sacchi ha avuto un Berlusconi molto generoso che gli ha preso assi di valore unico».

Paco Aguilar (Mundo Deportivo) «IL NAPOLI ATTUALE E’ COME IL BARÇA DI PEP»

«A me il Napoli di Sarri piace molto più del Milan di Sacchi. Il Napoli gioca la palla molto più di quel Milan che amava verticalizzare. Il Napoli di Sarri è la squadra che più si avvicina al Barcellona di Pep Guardiola pur non avendo solisti eccezionali. Sarei molto curioso di vedere Gullit, Rijkaard e Van Basten in questo Napoli, aggiungendovi Xavi e Iniesta».

Valentin Pauluzzi (France Football) «VISTE LE SQUADRE, MEGLIO SARRI…»

«Il mio voto va a Sarri perché, a differenza di Sacchi, ha dovuto lavorare finora con giocatori meno quotati rispetto a quel Milan. Il 4-4-2 di Sacchi è stato senza dubbio rivoluzionario, ma Sarri in questi mesi ha saputo mettersi sempre in discussione: arrivato a Napoli con il 4-3-1-2, è passato al 4-3-3 ed anche l’audacia di schierare Mertens come numero nove l’ha ripagato».

Walter Straten (Bild Zeitung) «NEL CALCIO NESSUNO È INSUPERABILE»

«Sarri è la novità tecnica in Italia. Con un lavoro innovativo, ha rilanciato il Napoli in A e in Champions. Un paragone con Arrigo Sacchi non è semplice. Nessuno è insuperabile. Il Milan di Sacchi fu costruito con campioni di grandezza assoluta. Il sistema Sarri invece esalta il valore di Mertens, Hamsik e Insigne nella crescita di un gruppo più operaio che stellare».
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