Terremoto Ischia, estratto vivo dalle macerie un bimbo di 7 mesi. Si cercano ancora i due fratellini di 3 e di 5 anni: il loro rifugio è stato un letto ed è lì sotto che sono ancora.
redazione napolipiu.com
Estratto vivo dalle macerie un bimbo di 7 mesi. Applauso liberatorio dei soccorritori
ISCHIA- Estratto vivo dalle macerie un bimbo di 7 mesi rimasto intrappolato sotto una casa crollata a Casamicciola, a causa del terremoto di magnituo 4.0, che ha colpito l’isola il 21 agosto 2017.
Applauso liberatorio dei soccorritori quando il piccolo è stato estratto dalle macerie. Le sue condizioni di salute appaiono buone, ma è stata comunque portato all’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno per accertamenti.
Si cercano ancora i due fratellini di 3 e di 5 anni
Laa felicità di aver sentito il pianto del piccolo di soli 7 mesi, tirato fuori vivo dalle macerie di una casa crollata. Ma c’è ancora l’attesa che siano tratti in salvo anche altri due bimbi, i fratellini del neonato, di 3 e di 5 anni: il loro rifugio è stato un letto ed è lì sotto che sono ancora.
La lunga notte di Casamicciola
E’ una lunga notte, questa, per Casamicciola, il comune dell’isola d’Ischia colpito da un terremoto – magnitudo 4.0 – poco prima delle nove di ieri sera. E’ una notte di paura che la terra torni a tremare e di attesa che questa gran brutta storia passi il più in fretta possibile.
Piazza Maio dove la vita e la morte si sono incontrate.
Erano le 20.57 di ieri sera quando la terra ha iniziato a tremare. Si contano i feriti, 39, di cui uno gravissimo. E i morti, due donne. E si sono vissute le storie di chi, per ore, è rimasto sotto le macerie: come Alessia, incinta, e Alessandro, la mamma e il papà del neonato che quando è sbucato fuori dalle macerie ha fatto urlare di gioia i soccorritori.
Tra i ‘miracolati’, c’è poi un altro uomo ed un’anziana rimasta ferita. Storie a lieto fine che non cancellano affatto quelle delle due donne che invece non ce l’hanno fatta: una colpita dai calcinacci di una chiesa, l’altra il cui corpo è stato visto sotto le macerie, lì in piazza Maio dove la vita e la morte si sono incontrate.
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