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La tragedia di Torre Annunziata: Otto le vittime di un disastro annunciato

La tragedia di Torre Annunziata :Otto le vittime di un disastro annunciato. Non si scava più dopo il recupero dei corpi dei piccoli Salvatore e Francesco Guida.

di: Rosario Scarcelli

Ecco La tragedia di Torre Annunziata

Torre Annunziata piange i suoi morti. Vittime di un disastro annunciato. Solita storia italiana, nulla più e nulla meno. Non c’è geografia che tenga, certi disastri in questo paese, sono accaduti ovunque. Il sottovalutare certe situazioni è una cattiva abitudine che spesso fa parte del nostro modo di vedere le cose.

Innanzi tutto una palazzina vecchia e la ristutturazione

Una palazzina vecchia più di sessant’anni, che per troppo tempo ha dovuto fare i conti con quelle che erano le sollecitazioni della stazione che passava proprio lì ad un palmo di mano. Come se non bastasse i lavori di ristrutturazione dei primi due piani che, essendo stati evacuati, hanno evitato un bilancio ancor più tragico.

Lavori di ristrutturazione appunto. Lavori che avrebbero potuto intaccare la stabilità della struttura, ma che per gli stessi, sarebbe stata presentata regolarmente una Dia al comune. Nei giorni scorsi le prime avvisaglie. Alcune crepe nei muri dello stabile avrebbero fatto pensare al peggio, dando alcuni segnali di preoccupazione.

In secondo luogo lo scaricabarile

Oggi si fa la conta delle vittime, e tra qualche giorni si cerca il responsabile di tutto questo, con la consueta moda dello ‘scaricabarile’. La verità è che sono state spazzate via due famiglie, e la  sarta sessantacinquenne  Pina Aprea che viveva da sola.

Lacrime e solidarietà

Tutto il resto è una storia vista, purtroppo, già tante volte, con lo stesso seguito e le stesse parole. Lacrime e solidarietà, ahimè, non bastano più. C’è bisogno di prevenzione e di cose fatte per bene, merce sempre troppo rara in questa Italia un pò troppo distratta a pensare ad altro.

Per concludere: Lutto cittadino a Torre Annunziata

Lutto cittadino a Torre Annunziata e momenti di profonda riflessione. Queste tragedie non sono destinate a rimanere sole. Potrebbero servire a far riflettere i presunti responsabili ma, vista la frequenza di questi episodi, il tempo delle belle parole e dei funerali, e si ritorna alla solita e cattiva moda che da anni accompagna il nostro paese. Si ipotizzeranno i responsabili, si farà giusto qualche nome, ma lo ‘scaricabarile’ andrà avanti, fino a quando non arriverà una prescrizione che libera tutti dalle accuse.