Calcio Napoli

Napoli, l’abbraccio dei 50mila a Juan Jesus: il Maradona grida “No al razzismo!”

Il Napoli si stringe attorno a Juan Jesus dopo il caso di presunto razzismo con Acerbi. Allo stadio Maradona iniziative e video contro ogni forma di discriminazione.

I 50mila dell’iconico Stadio Maradona hanno alzato oggi la loro voce contro ogni forma di discriminazione razziale, abbracciando idealmente Juan Jesus dopo il caso che lo ha visto coinvolto con Francesco Acerbi nell’ultimo turno contro l’Inter.

L’urlo del Maradona: “No al razzismo”

Alle 12:10, venti minuti prima del fischio d’inizio contro l’Atalanta, l’impianto di Fuorigrotta ha gridato all’unisono “No al razzismo!”, guidato dallo speaker ufficiale. Sui maxi-schermi, un video antirazzismo con protagonisti i calciatori azzurri.

Le iniziative del club

Il Napoli ha scelto di non indossare la patch ‘Keep Racism Out’, preferendo organizzare autonomamente un’iniziativa contro il razzismo, come spiegato dalla società nei giorni scorsi dopo l’assoluzione di Acerbi.

Il caso Juan Jesus-Acerbi

Proprio il difensore brasiliano era stato protagonista dell’episodio con l’ex Lazio a San Siro, con accuse di razzismo poi non provate dal giudice sportivo. Una vicenda che ha scosso l’ambiente partenopeo.

Tutto il Napoli in ginocchio

Prima del calcio d’inizio, i calciatori del Napoli si sono inginocchiati sul terreno di gioco, replicando il celebre gesto del movimento Black Lives Matter contro ogni forma di razzismo e discriminazione.

Le parole di Calzona e Meluso

“Juan Jesus l’ho ritrovato sereno, pronto per giocare”, ha dichiarato l’allenatore Calzona. Mentre il ds Meluso ha ribadito: “Quando si sbaglia, bisogna assumersi le responsabilità e chiedere scusa”, con un chiaro riferimento ad Acerbi.

Un forte segnale da parte di squadra, club e tifo organizzato quello arrivato oggi dal Maradona, con l’ambiente azzurro compatto attorno a Juan Jesus nella battaglia contro ogni forma di razzismo e discriminazione.