Calcio Napoli

Auriemma: “Inter ammosciata. Insulto Acerbi? Se lo chiami n***o vuol dire che il razzismo ce l’hai dentro”

Il giornalista si è soffermato sull’analisi post partita di Inter-Napoli e sull’episodio vergognoso di Acerbi ai danni di Juan Jesus.

Nella puntata di Pressing su Italia 1, l’analisi post-partita del confronto tra Inter e Napoli ha scatenato una serie di commenti da parte dei giornalisti presenti negli studi di Mediaset. Tra le voci autorevoli che hanno espresso le proprie opinioni sulle prestazioni delle squadre, quella di Raffaele Auriemma ha attirato particolare attenzione.

Il giornalista sportivo napoletano ha analizzato il pareggio tra Inter e Napoli con una critica diretta all’Inter, definendola “ammosciata”. Secondo Auriemma, la squadra milanese avrebbe mostrato segni di stanchezza mentale, caratteristica che egli associa al periodo post-trionfo, quando l’Inter ha già vinto il campionato e non avrebbe più l’urgenza di ottenere risultati positivi. Questo atteggiamento, secondo Auriemma, potrebbe compromettere le performance della squadra nelle prossime partite.

“L’annata del Napoli è iniziata male e può finire peggio visto che è lontana la qualificazione in Champions. Io ho visto un’Inter stanca mentalmente: l’Inter è sul traguardo, lo sa, ha vinto il campionato. Non si danna l’anima per vincere le partite, lo scudetto arriverà. Meret migliore in campo, non ho visto questo equilibrio. Credo che per l’Inter sia arrivato ‘l’ammosciamento’ come successe al Napoli lo scorso anno. Non possiamo puntare il dito contro questa squadra che meritava di andare avanti anche in Champions League”.

Inoltre, Auriemma ha espresso dubbi sul futuro del Napoli in Champions League, suggerendo che le speranze del club partenopeo di qualificarsi per il torneo europeo siano ormai compromesse: “Credo per il Napoli sia finita qui la stagione a meno che non allarghino l’accesso in Champions League fino al settimo o ottavo posto”.

Infine, Auriemma ha toccato un argomento delicato, commentando l’episodio tra Francesco Acerbi e Juan Jesus e sollevando la questione del razzismo nel calcio.

“Prima di educare la gente, bisogna spiegare ai calciatori cosa significa il razzismo. Nella trance agonistica posso prendermela con tutti quelli della sua famiglia, ma se lo chiamo negro vuol dire che il razzismo ce l’hai dentro. Se il calcio vuole essere credibile, dovrebbe prendere dei provvedimenti seri su Acerbi”.