Calcio Napoli

Savelli: “Crisi Napoli? Troppo tempo perso ad autocelebrarsi. Bisognava vendere Osimhen”

La difficile stagione del Napoli è stata analizzata da Claudio Savelli, il quale ha espresso ferme critiche nei confronti della gestione della squadra.

Il mondo del calcio è veloce e iper-competitivo, e il Napoli sembra non essersene reso conto, secondo l’analisi di Claudio Savelli su Libero. Il giornalista ha sottolineato come l’autocelebrazione sia un lusso che la squadra non poteva permettersi, considerando la frenetica evoluzione del panorama calcistico. Savelli ha indicato Victor Osimhen come simbolo di questa incapacità di alimentare il successo.

“Il Napoli non si è reso conto che il mondo va avanti veloce ed è iper-competitivo e che l’autocelebrazione diventa tempo perso rispetto alla concorrenza. Osimhen rappresenta l’incapacità di alimentare il successo. Il Napoli avrebbe dovuto venderlo nel picco della carriera, quando sembrava un sacrilegio. Questo fanno i grandi dirigenti: ragionano con la mente e non con il cuore”, ha dichiarato Savelli. L’analista ha sottolineato che una cessione strategica avrebbe portato a una considerevole entrata di denaro, che avrebbe potuto essere reinvestita non solo nella rosa, ma anche nell’allenatore.

Osimhen, attualmente, vive una stagione difficile con problemi fisici irrisolti e una carenza di gol, evidenziata anche dalle prestazioni del calciatore in Nazionale, con un solo gol segnato in Coppa d’Africa. La sua valutazione è in picchiata, e la decisione di non cederlo durante la finestra di mercato estiva si rivela ora un ostacolo per il Napoli.

“Sarebbe arrivata una quantità enorme di denaro da reinvestire nella rosa e, magari, anche nell’allenatore. Tra problemi fisici irrisolti e gol che non arrivano nemmeno in Nazionale (solo uno in Coppa d’Africa), il valore di Osimhen è in picchiata e la sua cessione in estate già annunciata non agevola: ovvio che le offerte saranno al ribasso rispetto al post-scudetto”, ha concluso Savelli.