Caiazza elogia il Napoli per aver trattenuto Osimhen e fatto mercato con i conti a posto, criticando Giuntoli e Spalletti.
NOTIZIE CALCIO NAPOLI. Nel suo editoriale su CM.com, il giornalista Salvatore Caiazza elogia il Napoli per la conferma di Osimhen e per come sta operando sul mercato. Caiazza definisce la permanenza del nigeriano come “il più grande colpo dell’estate” e una vittoria di De Laurentiis, che ha tenuto i conti a posto e ha saputo programmare.
” È rimasto convinto di ciò che vuole. De Laurentiis ha dato ampia dimostrazione di come si programma il futuro. Aver trattenuto Osimhen è il più grande colpo di mercato dell’estate. Ma se lo può permettere per aver tenuto sempre il bilancio a posto. Mica come le altre che devono elemosinare calciatori a destra e a manca. Addirittura c’è chi deve vendere un 24enne per prendersi un 30enne che ha segnato solo con Conte”.
Frecciate invece all’ex ds Giuntoli, che sperava in un addio di Osimhen per indebolire la rosa, e a Spalletti, che dopo aver chiesto un anno sabbatico è diventato subito ct dell’Italia suscitando le ire di De Laurentiis per la mancata penale.
“Speravano le sorelle d’alta classifica nell’addio del numero 9 partenopeo. Il signor Giuntoli, do-po aver finalmente coronato il sogno da bambino di andare alla Juventus, si augurava per il suo club che il supereroe mascherato portato da lui in Italia se ne andasse per indebolire la rosa di Garcia. Ed, invece, no.
Ha stravinto il campionato il sor Aurelio tenendo i conti a posto e facendo risvegliare il signor Luciano Spalletti. Che dopo due anni e lo scudetto conquistato voleva un anno sabbatico. Veniva da ridere già quando lo disse. Adesso che è diventato il ct dell’Italia viene da piangere. All’epoca non ebbe il coraggio di dire che andava via perché non voleva più lavorare con De Laurentiis. Si vociferava che avesse un libro nero dove si era scritto tutti gli sgarbi del patron.
Aveva però dimenticato che il suo contratto con il Napoli prevedeva una penale nel caso in cui fosse ritornato su una panchina. Penale che De Laurentiis vuole essere pagata ma che Gravina, presi-dente federale, non gli vuole riconoscere. Lucianone è diventato una “vittima” di Aurelio negli ultimi giorni. Il patron azzurro, secondo i professorini del piffero, dovrebbe rinunciare per amor di patria alla penale.
Ma Spalletti, quando ha firmato il contratto, sapeva o no a cosa andava incon-tro? O ha sottoscritto il tutto a scatola chiusa? Si parla di una deroga che il Napoli gli dovrebbe da-re. Ma per quale motivo? Vuoi allenare? Paga. Altrimenti resta a casa nella tua tenuta a rilassarti. Cose dell’altro mondo. Sono tutti bravi a parlare con i soldi degli altri”.
Il Napoli invece, scrive Caiazza, va avanti: conferma Zielinski, prende il talento Veiga e vince con il calcio pulito, facendo mercato con investimenti oculati a bilancio solido. Un modello da elogiare, a differenza di altri club che devono svendere giovani per comprare over 30.
Insomma, per il giornalista è stata un’estate che ha segnato la vittoria della linea De Laurentiis e una sonora bocciatura per Giuntoli e Spalletti, il cui comportamento viene messo in discussione con toni piuttosto duri. Il patron continua a raccogliere consensi per la gestione del suo Napoli.