Peppe Iannicelli volto noto del giornalista campano anche al seguito del Napoli, parla del suo problema di peso e della nuova dieta.
In una intervista al Corriere del Mezzogiorno, il giornalista mette in evidenza uno dei problemi che attanaglia tante persone in tutto il mondo: l’obesità. Una questione anche mentale, perché chi comincia a mangiare non lo fa solo per fame, ma anche per altri problemi, entrando così in un circolo vizioso da cui è complicato uscire fuori, se non con l’aiuto dei professionisti e della famiglia.
Iannicelli racconta la sua storia e fa sapere di essersi affidato al servizio pubblico per cominciare la dieta. In particolare al “al reparto di chirurgia bariatrica dell’ospedale Ruggi di Salerno diretto dal professore Vincenzo Pilone, allievo del professore Pietro Forestieri. Sono seguito dal nutrizionista Luigi Schiavo e dal cardiologo Carmine Izzo, oltre al dottor Michele Aliberti per la riattivazione muscolare e colgo l’occasione per ringraziarli, assieme alla mia famiglia, che mi ha spronato e aiuta ad andare avanti, e a qualche amico e collega“.
Iannicelli e la nuova dieta
Iannicelli fa sapere che la molla per cambiare vita è scattata “ai primi di settembre, io sono sempre stato XXXL ma negli ultimi tempi si era aggiunta ancora un’altra X e ciò con il passare degli anni avrebbe rappresentato un rischio serio per la mia salute“. E racconta che non c’è stato un episodio in particolare a fargli intraprendere il nuovo percorso ma “diciamo che d’estate era diventato assai gravoso per me passeggiare sul bagnasciuga o fare una nuotata”. Iannicelli aveva raggiunto il peso di 206 chilogrammi, mentre oggi pesa 150 chilogrammi e l’obiettivo è “scendere sotto i cento“.
Ma cosa mangia Iannicelli durante la dieta? “A colazione quattro gallette di riso con una goccia di miele. Per spuntino o un pacchetto di crackers integrali o una barretta di miele e frutta secca. A pranzo 50 grammi di pasta integrale con verdure o legumi… A cena pesce azzurro o carne bianca, solo 150 grammi. Prima però, come merenda pomeridiana o un pacchetto di crackers integrali o una barretta di miele“.
Mentre prima il discorso era completamente diverso: “Al di là della quantità io ho ecceduto in alcuni alimenti che vanno consumati con moderazione: pasta, formaggi e tutta la gamma dei salumi. A ora di pranzo mangiavo duecento grammi di pasta. Ma fosse solo questo il problema, avevo la cattiva abitudine di mangiare a notte fonda: tornavo dal programma in tv o da un impegno di lavoro e mi mettevo ad ingurgitare tutto quello che c’era in frigo. E poi con questo enorme carico calorico me ne andavo a letto. Un disastro“.
Ma un altro peccato di gola, oltre alla frutta, era la “merenda da stadio. C’è una salumeria vicino al Maradona dove quando seguivo gli incontri casalinghi del Napoli compravo una pagnotta di quasi un chilo e la facevo farcire di ogni ben di Dio. Il mio companatico preferito era salsiccia e friarielli. Ma ero assai goloso anche di pane con cicoli e pepe. Il tutto innaffiato da una bottiglia da un litro di Coca-Cola”.