Antonio Corbo a Radio Marte parla del Napoli e della gestione Aurelio De Laurentiis, che comincia la stagione 2021/22 “senza obiettivi“. Il club ha imposto l’austerity sul mercato con il patron preoccupato esclusivamente a recuperare le perdite, senza voler intaccare la liquidità da 100 milioni di euro.
Il nuovo corso del Napoli non è ben chiaro come spiega Corbo: “Io se avessi la possibilità di dividere un aperitivo con De Laurentiis gli direi che un conto è dire solo se vende ma quando si crea un piano industriale bisogna decidere che si intende fare, qual è l’obiettivo. Il Napoli, da ciò che leggo, per la prima volta dopo anni parte non dichiarando di essere candidato allo Scudetto. Abbiamo avuto il Napoli di Mazzarri, quello dei 91 punti di Sarri, quello di Ancelotti ed era giusto dichiararlo. Se l’obiettivo ora è la Champions League, miseramente fallito dalla squadra l’anno scorso, a questo punto c’è un nuovo piano industriale che punta a quello. Occorre il parere di Giuntoli, Spalletti o De Laurentiis per dire se la squadra potrà raggiungere o meno l’obiettivo. Ma se si parla dal principio che se non si compra se non si vende sfugge anche un giocatore come Emerson Palmieri che sfugge a cifre non pazzesche. Se capita un affare – specie se c’è un ruolo scoperto – si deve fare“.
Corbo ‘boccia’ Lobotka
Il giornalista di Repubblica a Radio Marte dice: “A centrocampo manca un uomo, Lobotka ha fallito la prova domenica scorsa, poco da fare. Ci si è dimenticati domenica scorsa di valutare alcuni giocatori. La gara di domenica è stata entusiasmante nello svolgersi ha lasciato appunti scritti, dicendo che c’è un bocciato, Lobotka, e due rimandati, cioè Zielinski e Fabian Ruiz, che giocano ancora come l’anno scorso. Invece ora c’è Spalletti, si deve giocare in maniera diversa“.
Ma in casa Napoli c’è un altro problema da risolvere, ovvero Osimhen: “Se Spalletti riesce a domare il cavallo brado, ne farà un giocatore che se fosse un cavallo vincerebbe anche il Gran Premio Lotteria. Se però il ragazzo rimane un giocatore che avanza con forza ovvia e inconsapevole ferocia, oltre che con autolesionistico modo di aggredire, non vale 50 milioni. A Spalletti il compito di recuperare un capitale della società, se valorizzato sarà un grande giocatore. Se continuerà a commettere ingeuità farà fatica a essere titolare. Forse è stato sbagliato sceglierlo come modello per la nuova maglietta. Se Spalletti lo corregge è un buon giocatore, altrimenti sotto la maglietta niente“.