I Primati di Napoli

Il primo volo in mongolfiera a Napoli. La storia di Lunardi e Cavallo

La mongolfiera di Lunardi e Cavallo fu il primo volo a Napoli. Il 13 settembre 1789 Ferdinando IV e Maria Carolina seguirono dai balconi di Palazzo Reale la partenza della mongolfiera di Vincenzo Lunardi e Tiberio Cavallo.

[better-ads type=”banner” banner=”81855″ campaign=”none” count=”2″ columns=”1″ orderby=”rand” order=”ASC” align=”left” show-caption=”1″][/better-ads]

Il primo volo in mongolfiera a Napoli

Tra i primati di Napoli ce n’è stato uno che in pochi conoscono, l’invenzione della mongolfiera ad idrogeno. Il pallone aerostatico dei fratelli Montgolfier migliorato, anzi reinventato da due geni napoletani: Vincenzo Lunardi e Tiberio Cavallo.

Indice

Il sogno di volare è sempre stato inseguito nel corso dei secoli, anche i napoletani hanno partecipato attivamente alla realizzazione del volo umano. Ecco la storia di Lunardi e Cavallo e della loro invenzione rivoluzionaria.

La mongolfiera di Lunardi e Cavallo

Un tempo Napoli e i napoletani furono tra i pionieri del volo umano. L’invenzione dei fratelli Montgolfier nel 1783 in Francia aprì le porte del cielo. Pochi mesi in Gran Bretagna altri uomini si sollevavano in volo con mongolfiere inventate da due geni napoletani: Vincenzo Lunardi e Tiberio Cavallo.

La storia di Vincenzo Lunardi

Vincenzo Lunardi nasce a Lucca nel 1754. All’età di 10 anni, in seguito alla morte del padre, si trasferisce a Napoli, dove compie gli studi militari e intraprende la carriera diplomatica. Dopo essere stato in India e a Parigi, nel 1782 viene mandato a Londra come segretario dell’ambasciatore del Regno di Napoli.

A Londra conosce  Tiberio Cavallo, un brillante scienziato napoletano trasferitosi in Gran Bretagna 1779. Cavallo è così stimato dai colleghi inglesi da essere ammesso nella prestigiosa Royal Society per i suoi studi sull’idrogeno e l’elettricità. Da buoni napoletani all’estero, i due non tardano a incontrarsi e a frequentarsi.

Lunardi resta folgorato dalla notizia dello storico successo dei fratelli Montgolfier nel 1783. Sotto la guida di Cavallo, s’impadronisce dei principi fondamentali dei palloni aerostatici. I due si convincono che l’idrogeno (e non l’aria calda usata all’inizio dai francesi) sarebbe stato il futuro del volo.

Il primo volo in mongolfiera a Napoli. La storia di Lunardi e Cavallo

Il volo in mongolfiera sulla Gran Bretagna

Il 15 settembre 1784, Lunardi mette alla prova le sue teorie, compiendo personalmente il primo volo umano in Gran Bretagna con un pallone aerostatico da lui stesso progettato e costruito.

L’esperimento si svolge sul campo d’artiglieria della Honourable Artillery Company di Londra, davanti al principe di Galles e a una folla strabocchevole stimata fra 150.000 e 200.000 persone.

Poco dopo le 14 il pallone del diametro di 10 metri, dipinto con i colori della bandiera britannica e gonfiato con l’idrogeno ottenuto con un procedimento chimico sviluppato da Cavallo, si alza in cielo sollevando la cesta dove un euforico Lunardi, gatto, un cane e un piccione che aveva portato a bordo, canta a squarciagola, agitando la bandiera inglese.

Complessivamente percorse in volo circa 40 Km e ancora oggi due targhe commemorative, ricordano quella memorabile giornata nei luoghi degli atterraggi.

Il primo volo in mongolfiera nel Regno di Napoli

Rientrato in patria,  fu accolto come un eroe da re Ferdinando IV e divenne il primo uomo a volare nel Regno di Napoli. Il 13 settembre 1789 il re e la consorte, Maria Carolina, seguirono dai balconi di Palazzo Reale la partenza del pallone di Lunardi che si levò dall’area del maneggio, per poi atterrare nei pressi di Capodrise nel Casertano, poco più di un’ora dopo, avendo raggiunto una quota stimata di circa 3000 metri.

[better-ads type=”banner” banner=”81550″ campaign=”none” count=”2″ columns=”1″ orderby=”rand” order=”ASC” align=”center” show-caption=”1″][/better-ads]

Il volo fu straordinario anche perché Lunardi ne scrisse il fedele resoconto in una lettera a un amico, facendo di questo documento uno dei primissimi diari di volo della storia, se non il primo in assoluto. Il giovane napoletano fece altre ascensioni il 31 luglio 1790 a Palermo, con discesa in mare e il 24 agosto 1791 con ammaraggio al largo di Capri dove fu salvato, non senza difficoltà, da alcuni pescatori.

Il primo volo in mongolfiera a Napoli. La storia di Lunardi e CavalloSophie Blanchard e il volo su Capodichino

Pochi anni dopo, qualcun altro avrebbe raccolto il testimone delle imprese aeree di Lunardi: la francese Sophie Blanchard, vedova del pioniere del volo Jean-PierreFrançois Blanchard. Fu la prima donna della storia a volare e divenne così famosa per i suoi voli notturni accompagnati dal lancio di fuochi pirotecnici che, nel 1810, Napoleone la volle al suo matrimonio. L’anno dopo Sophie sarà a Napoli per esibirsi, durante un’esercitazione militare, in uno dei suoi famosi voli al cospetto di Gioacchino Murat, re di Napoli e cognato di Napoleone. Il luogo scelto sarà una grande spianata ricavata livellando una collina appena fuori la città. Il posto era conosciuto con il nome latino Caput Clivii o anche Campo di Marte, perché vi si svolgevano le manovre dell’esercito napoletano.

Il primo volo in mongolfiera a Napoli. La storia di Lunardi e CavalloQuell’evento finì per segnare il destino di quel luogo che oggi è conosciuto col nome di Capodichino, la vasta area dove sorge l’aeroporto di Napoli, mentre nel quartiere di Poggioreale, c’è una strada che si chiama «via della Mongolfiera», a dimostrare che anche se le persone dimenticano, i luoghi conservano memoria del passato.