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Politici, magistrati e giornalisti: gli interisti a Napoli

I Vip  interisti a Napoli. I club dei tifosi nerazzurri in Campania sono 38. Sono tanti quelli residenti in Campania, ma a Fuorigrotta potranno essere solo in 1.100

di Donato Martucci CdM

NAPOLI Uno spicchio di nerazzurro di tifosi interisti non passerà inosservato nella notte del San Paolo, quella che vale il primato. Il fascino della Beneamata, quella di Herrera e poi quella di Mourinho del triplete, ha ammaliato molti napoletani che non hanno mai tradito la propria fede nerazzurra.

Sono tanti quelli residenti in Campania, ma a Fuorigrotta potranno essere solo in 1.100, almeno quelli che occuperanno il settore riservato agli ospiti. Altri, c’è da giurarci, si confonderanno con i sostenitori partenopei in altri zone dell’impianto di Fuorigrotta. Il richiamo sarà troppo forte.

I club dei tifosi in Campania sono 38, il primo club Inter a Napoli è nato nel 1967, dedicato ad Helenio Herrera, sulle ali dell’ entusiasmo per la squadra euromondiale: vittorie fantastiche. La struttura vacillò quando i nerazzurri cominciarono a balbettare e vennero meno anche gli intenti dell’associazione che fu sciolta. La fede, però, non la si cancella con uno sbadiglio e l’esigenza di condividere la passione era troppo forte.

In un vecchio edificio a Materdei si ritrovarono i sostenitori di sempre e la voglia di stare insieme fu più forte della crisi economica. Era il 1975. Negli anni ‘80 ancora qualche tentennamento, grazie anche ai successi del Napoli di Maradona, ma la passione nerazzurra ha resistito. Il resto è storia recente.

Antonio Polito, vicedirettore del Corriere della Sera, su Twitter «cinguetta» di frequente in salsa nerazzurra, commentando i risultati dell’Inter. Non le manda a dire, come è suo costume ed è attivo anche nell’analizzare le mosse di mercato, che negli ultimi anni non lo hanno di certo soddisfatto.

Anche Giovanni Melillo, attuale capo della Procura diNapoli, è un accanito sostenitore nerazzurro, così come il sostituto procuratore Antonio D’Alessio. Se per il sindaco Luigi De Magistris è una sorta di derby («da giovane ero interista, ora tifo Napoli»), per l’ex assessore alla Cultura Nicola Oddati, non ci sono dubbi sulla sua fede.

E’ uno sfegatato sostenitore nerazzurro: prima di un Napoli-Inter al San Paolo ha donato nel 2009 una targa a Mario Balotelli per testimoniare la vicinanza al calciatore del Comune di Napoli dopo gli insulti razzisti a Torino. Di fede interista Ottavio Lucarelli, appena confermato alla guida dell’Ordine dei giornalisti della Campania.

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