Napoli-Juve, un duello che va oltre il pallone: Campioni, polemiche e tradimenti

Napoli-Juve non è una sfida comune. Confronti tra grandi campioni, polemiche e “tradimenti” storici fanno da contorno ad una rivalità che va oltre il calcio.

NAPOLI-JUVE UNA SFIDA TRA POLEMICHE E TRADIMENTI

Quando si incontrano Napoli e Juve non è mai una sfida come le altre. Incroci tra grandi campioni, polemiche e “tradimenti” storici fanno da contorno ad una rivalità che spesso va oltre le questioni di campo.

Due i nomi che per i tifosi napoletani sono sinonimo di “core ‘ngrato“, colpevoli di aver tradito il popolo azzurro indossando i colori bianconeri: José Altafini e Gonzalo Higuain. Il primo passa alla Juventus dopo sette stagioni da protagonista con la maglia azzurra; in bianconero realizza addirittura il gol decisivo nella sfida-scudetto della stagione 1974-1975.

L’attaccante argentino Gonzalo Higuain raccoglie invece la pesante eredità dì Cavani e trascina il Napoli per tre anni tra il 2013 e il 2016, ma poi decide di trasferirsi alla corte di Massimiliano Allegri, tra polemiche e proteste degli ultrà partenopei.

MARADONA E PLATINI

Napoli-Juve ancora oggi è associata all’immagine di Maradona e Platini, negli anni 80 la sfida faceva infiammare i dibattiti e qualcuno credeva davvero che i due fossero tecnicamente confrontabili: I francesi e i tifosi della Juve. Mentre Maradona passerà alla storia come uno che ha sempre lottato dentro e fuori del campo, Platini esce di scena con una brutta storia di corruzione, abilmente attenuata dai giornali di regime.

Perché drogarsi non va bene, ma prendere le mazzette è tollerato. Quindi Diego sbaglia da proletario e Michel segue la trafila dei colletti bianchi. Di quelli mediocri, però, che si fanno beccare con le mani nel sacco e che, in fin dei conti, tanto furbi non erano.

Alla fine fra Maradona e Platini è ben più di una rivalità fra tipologie umane diverse: è una scelta. Da una parte scegli di vivere, lottare, sbagliare e soffrire in nome di un sogno collettivo, dall’altra – cerchi di sfruttare il tuo talento per farti al meglio affari tuoi.

napoli juve sfida
Maradona e Platini in un memorabile Juventus-Napoli

LA PUNIZIONE DI MARADONA CHE SFIDÒ LA FISICA

Mi fai il fallo? Segno lo stesso. Ti inventi una punizione in due in area perché se mi dai un sacrosanto rigore, poi perdi il posto? E io gli metto la palla all’incrocio dei pali. E salutame ‘a soreta… –Maradona-

LA TRIPLETTA DEL “MATADOR” CAVANI ALLA JUVENTUS

9 gennaio 2011 con una prova straordinaria del numero 7 uruguaiano, il Napoli fida la uve  e agguanta il secondo posto.

La diciannovesima giornata di Serie A ha visto dominare il Napoli di Walter Mazzarri, che ha imposto il proprio gioco sul terreno dello stadio San Paolo mettendo in mostra il nuovo gioiello proveniente dal Sud America, Edinson Cavani. L’uruguaiano è stato il protagonista assoluto di una sfida mai davvero in discussione, mettendo a segno una tripletta realizzata sfruttando tre cross da parte dei compagni di squadra.

I giochi si chiudono definitivamente all’ottavo minuto della ripresa, quando un altro colpo di testa di Cavani su servizio di Marek Hamšík stabilisce un verdetto senza appello. Nulla possono Del Piero e compagni di fronte a una prova da man of the match di Cavani: il 3-0 viene difeso senza particolari patemi fino al fischio finale.

Napoli-Juventus 3-0 goal Cavani commento Auriemma 9-1-2011.flv

LE MAGIE DEL TRIO CHE HA FATTO TREMARE LA JUVENTUS E SOGNARE NAPOLI

La sfida tra Napoli e Juve  ha avuto tre protagonisti d’accezione: Marek Hamsik, Edinson Cavani, Ezequiel Lavezzi. Sono loro i componenti del magico “trio delle meraviglie” che ha fatto sognare i tifosi partenopei nella stagione che ha portato il Napoli alla qualificazione in Champions League.

Il bomber Cavani ha messo a segno 26 reti in campionato, sfruttando al meglio gli assist di Lavezzi (miglior assistman del Napoli e terzo del campionato), mentre il centrocampista slovacco ha chiuso la stagione con 11 gol in Serie A.

Oggi, il “Matador” gioca nel Manchester United, dopo essere transitato da Parigi alla corte del PSG. Anche “El Pocho” Lavezzi ha giocato per il PSG prima di passare all’Habei CFFC: si è poi ritirato nel 2019. Mentre Hamsik è un giocatore del Trabzonspor, in Turchia.

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