Editoriali calcio Napoli

Maradonapoli la forza e l’emozione del ricordo

Maradonapoli la forza e l’emozione del ricordo La pellicola verace ed emozionante narra, attraverso la voce del popolo napoletano, le gesta di Re Diego Armando Maradona a Napoli.

Di: Giuseppe Libertino

Maradonapoli la forza e l’emozione del ricordo

Cari lettori sono felice di raccontarvi che io Giuseppe Libertino, sono uno dei protagonisti del film Maradonapoli la forza e l’emozione del ricordo. Maradona e Napoli un binomio che va oltre l’aspetto calcistico. Immaginate la mia emozione quando sono stato scelto per il cast del film. Io giornalista cresciuto nel mito del D10s,  protagonista del film che narra la storia di Diego e Napoli. Vorrei poter tradurre tuta la mia emozione e la mia energia con le parole ma rischierei di riempire un intero sito, allora riporto semplicemente ciò che ha scritto il  critico cinematografico Federico Gironi:

Maradonapoli per i napoletani

Quello che è accaduto a Napoli con Maradona, quella cosa che ha toccato professori di robotica e tassisti, edicolanti e antiquari, pizzaioli e parroci, giornalisti e traslocatori, l’aristocrazia cittadina e il sua anima più popolare, e che racconta, solo a Napoli poteva accadere. Certo, anche solo con Maradona: ma, prima di tutto, solo a Napoli.
Città piegata, vessata, terremotata, sconfitta spesso e volentieri da sé stessa, oltre che dagli altri, eppure capace di sopravvivere e sopravviversi, rigenerarsi, barcamenarsi: con la forza della Storia, dell’inventiva e della passione. Con la gioia, l’allegria e la passione, con lo spettacolo e speranza che i protagonisti di Maradonapoli vedono e incarnano nell’avvento del loro idolo, del loro eroe, del loro dio, del loro “demone che porta in paradiso”.

Sbarcato in città a poco più di tre anni dal terremoto, Diego Armando Maradona è stato per la città partenopea l’eroe che nemmeno Masaniello seppe essere, un napoletano vero che a Napoli ha lasciato una stirpe, capace di far sciogliere il sangue di una città come solo San Gennaro, al quale oramai è spesso equiparato. Una divinità da onorare col ricordo, con una trasmissione testamentaria delle sue gesta e delle emozioni che ha provocato, qualcosa che “ogni napoletano conserva in qualche modo dentro di sé”: anche chi non era lì per vedere.

La forza e l’emozione del ricordo

Non è la parabola cristologica – se vogliamo quasi al limite della blasfemia, ma allegra e scanzonata – a impressionare, in Maradonapoli. Quello che il film trasmette è la forza dell’emozione e del ricordo, è l’intensità con cui viene raccontato e vissuto: l’identità di una città, la sua anima, che si aggrappa a quel ricordo, a quell’icona, di fronte a un presente non allegro e un futuro a dir poco incerto.

Al cinema

Maradonapoli  Dal 1 al 10 maggio nelle migliori sale cinematografiche di tutta Italia.
La città racconta il mito, mi raccomando: fate un salto al cinema.