Calcio Napoli

De Laurentiis vuole Luis Enrique: ma ha cinque nomi in agenda. Ecco i nomi

Corriere dello Sport svela le mosse del presidente del Napoli

Il nuovo allenatore del Napoli è in questo momento la priorità di Aurelio De Laurentiis, che ha cinque nomi in agenda: piace Luis Enrique.

Il tecnico spagnolo è il primo della lista. De Laurentiis vuole Luis Enrique al Napoli, ma sa che non si può giocare su un solo tavolo, anche perché il tecnico spagnolo in passato è ‘scappato’ dalle pressioni della Serie A, lasciando la Roma. Questo non significa che non accetterebbe Napoli, ma è chiaro che una società come quella azzurra non può farsi trovare impreparata.

Oramai è chiaro che le strade del Napoli e di Spalletti si separeranno, ma va sempre prima eliminato il contratto fino al 2024 già in essere con il tecnico toscano, oppure procedere ad un esonero.

Napoli: i nomi di De Laurentiis per sostituire Spalletti

Intanto De Laurentiis ha fatto sapere di aver parlato già con cinque allenatori. Uno è Antonio Conte che ha risposto ‘ni’; un altro è Nagelsmann del Bayern Monaco, che si muoverebbe solo in caso di assegno annuale da 10 milioni di euro netti.

De Laurentiis ha un piano-B, un piano-C, forse pure il piano-D, comunque una serie di alternative con le quali confrontarsi egualmente, prima di arrivare alla definizione del contratto. C’è una tentazione straniera che sta prendendo corpo, non furiosamente perché l’istinto va governato, e conduce di nuovo a Sergio Conceição, vicinissimo a Castel Volturno nell’estate del 2021, per una notte anche accomodato in panchina, poi evaporato così, improvvisamente. Ma le riflessioni sono di vario carattere, ci sono contratti in vita, eventuali liberatorie da assecondare, e questa non è filosofi a. C’è poi la strada più comoda, quella più agevole per vicinanza, che
trascina a Italiano della Fiorentina, già «affrontato» dialetticamente due anni fa e convincente al punto giusto, e poi c’è Thiago Motta, che appartiene alla nouvelle vague, ha un suo stile assai europeo, si direbbe mondiale, è pure lui una tendenza al 4-3-3 che non guasta, anzi il contrario. La pazienza è una virtù per i forti, figurarsi
per chi è appena riuscito a di ventare campione d’Italia con il proprio metodo. Forse Adl sta per Aurelio da Lucho” scrive Corriere dello Sport.