Nainggolan, carriera borderline, l’ Inter lo sospende e ora via dai social!

Nainggolan, carriera borderline, l’ Inter lo sospende e ora via dai social! Il club sanziona l’ennesima bravata del belga che scompare anche da Instagram.

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Nainggolan, carriera borderline, l’ Inter lo sospende e ora via dai social! A causa dei ritardi in allenamento, il club neroazzurro sanziona per l’ennesima bravata il belga. E adesso il ninja scompare anche da Instagram. Secondo le prime ricostruzioni, il giocatore lo avrebbe fatto per scelta propria e non su imposizione della società.

La sanzione disciplinare

Dopo la sospensione dall’attività agonistica dopo il nuovo ritardo all’allenamento, Radja Nainggolan sparisce anche da Instagram. Il centrocampista dell’Inter, lo avrebbe fatto per scelta propria e non su imposizione della società. Si ricorda che oggi il belga è stato sospeso dal club che ha descritto la sanzione nei suoi confronti con comunicato sul sito ufficiale spiegando che è stata presa per “motivi disciplinari”.

Via dai social!

Di colpo, è sparito anche il profilo Instagram dell’ex Roma, su cui il giocatore è sempre molto attivo: pare che questa mossa – come confermato anche da FOX Sports – sia stata presa spontaneamente dal belga e non sia arrivata su input dell’Inter. Forse per allontanare il rischio di qualche commento di troppo da parte dei tifosi o magari, semplicemente, per il bisogno di isolarsi per riordinare le idee. E rimettersi al lavoro in modo da tornare il prima possibile a disposizione di Spalletti.

Nainggolan, una carriera borderline tra litigi, bestemmie e notti brave.

Il ritardo agli allenamenti e la conseguente sospensione è solo l’ultima di una serie di bravate che hanno caratterizzato la carriera di Radja Nainggolan. Dalla lite furiosa con la moglie Claudia ai tempi del Cagliari, ai continui litigi via social con i tifosi (soprattutto juventini), passando per il ritiro della patente per guida in stato di ebrezza e il Capodanno 2018 a dir poco sopra la righe, fino al vizietto con truffa al Casinò: ecco tutti gli eccessi del centrocampista belga.

Lite con la moglie

Il 13 luglio del 2014, quando vestiva ancora la maglia del Cagliari, Nainggolan è finito nella bufera dopo un litigio con la moglie Claudia per motivi di gelosia. Il belga ha perso la testa quando la moglie gli ha svelato di aver letto alcuni suoi sms e dalle parole grosse si è passati ben presto alle mani. La donna, riempita di schiaffi e pugni, si è barricata in auto per sfuggire all’aggressione. Accompagnata al pronto soccorso, le sono stati assegnati 20 giorni di prognosi. I due fecero subito pace e smentirono tutta la ricostruzione via Twitter. “Solo per litigio! Non ho assolutamente messo le mani addosso!!! Ma scherziamo…?” la difesa di Nainggolan.Più tardi anche la compagna lo discolpa: “Chi è che non litiga con il proprio marito? Si è trattato solo di un diverbio. La vita di coppia è fatta di amori e litigi, i soldi non c’entrano”.

I litigi con i tifosi

Sono diverse anche le liti, soprattutto via social, con i tifosi, in particolare quelli juventini.

Patente sospesa per guida in stato di ebrezza

Il 26 marzo 2017 Nainggolan viene fermato in Belgio alle 7 di mattina, di ritorno da una serata in discoteca il giorno dopo Belgio-Grecia. La polizia belga ha sostenuto che il belga avesse un tasso alcolico di 2 milligrammi per litro, quattro volte il consentito. Una ricostruzione sempre negata dall’interessato, che ha sempre sostenuto che alla guida ci fosse il suo amico Zinho Chergui, un ex giocatore professionista. Una versione che non ha convinto il giudice che, un anno dopo il fatto, gli ha sospeso la patente per un mese e lo ha condannato a una multa di 1600 euro.

Il capodanno oltre le righe

Il 2018 della Roma si è aperto con il botto a causa del Capodanno sopra le righe di Naiggolan. Il belga, infatti, pubblicò e poi rimosse una serie di video della festa che chiude l’anno in cui fumava, beveva e bestemmiava ubriaco. Le scuse del giorno dopo non bastarono a placare l’ira della società: multa salata e niente convocazione per la sfida contro l’Atalanta.

La truffa da 150MILA EURO

Il belga, qualche settimana fa, ha sporto denuncia ai carabinieri di Milano, accompagnato da uomo di fiducia dell’Inter, per un assegno clonato della cifra di 150mila euro. Soldi sottratti al calciatore da una banda di malviventi del Lazio. Le indagini dei carabinieri, però, hanno scoperto che quell’assegno era destinato al Casinò di Montecarlo per coprire la grosso perdita al tavolo verde in una serata di agosto. Un vizietto per il Ninja visto che quello non era il primo assegno emesso destinato nel Principato. L’assegno clonato da 150mila euro, intanto, è stato incassato nel Lazio e toccherà alla procura di Velletri, dove sono state trasferite le denunce, indagare sul caso. Agli atti ci sono anche i filmati delle banche che riprendo i malviventi incassare la grossa cifra.

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