Antonio Corbo parla della possibile cessione da parte di De Laurentiis del Napoli o del Bari agli americani.
Aurelio De Laurentiis si ritrova con il Bari in Serie B ed il Napoli in Serie A. Il patron deve decidere quale società cedere. Le multiproprietà dal 2024 non sono più ammesse nel calcio come voluto dalla Figc, per evitare un altro caso Salernitana. Insomma Aurelio e Luigi De Laurentiis dovranno decidere su quale progetto puntare: quello del Napoli o quello del Bari.
Sono due progetti molto differenti, quello del Napoli è in fase avanzato: con la necessità di far entrare altri investitori per aumentare le capacità economiche. Ma se ceduto il Napoli può fruttare una mega plusvalenza ai De Laurentiis.
Il Bari è un progetto da far crescere, che può essere gestito dalle sapienti mani di De Laurentiis, a cui va riconosciuto l’onore di aver portato la piazza azzurrai di nuovo stabilmente in Europa.
Sulla questione ai microfoni di Radio Marte è intervenuto il giornalista di repubblica, Antonio Corbo:
“Bari in Serie B? Questo avvicina la società a scelte importanti, De Laurentiis deve decidere se privarsi del Napoli o del Bari. Per me cercherà prima di andare in Serie A con il Bari e poi deciderà. Il Napoli peraltro non ha assolutamente l’esigenza di cedere. Per molti la debolezza del Napoli è la Filmauro. Ho saputo che gli americani punterebbero ad acquisire più la Filmauro che lo stesso Napoli. Sarebbe un patrimonio perché ha un sacco di diritti. Vedo un futuro abbastanza roseo per il Napoli se ci saranno ancora i conti in ordine e una gestione equilibrata dopo decisioni bizzarre”.
Antonio Corbo nel corso del suo intervento ha poi aggiunto: “Il Napoli sta affrontando una cavalcata con responsabile attesa e fiducia consapevole. Ha carte importanti da giocare e ha dimostrato di possedere tali qualità a Bergamo. C’era un timore inconscio prima della gara di ieri, Gasperini è bravissimo nello scomporre e bloccare i meccanismi tattici e leziosi delle squadre avversarie. Il Napoli è consapevole della sua forza, ci sono tanti pregi. Nella partita di ieri fatalmente ci si è dimenticati di Osimhen, quando c’è un’assenza invece spesso diventa un alibi. Il Napoli ha dimostrato la sua maturità, come non aveva fatto in altre partite. La squadra è fisicamente ritrovata, Mertens era stato emarginato troppo presto.
Zanoli? Mi spiace sia stato tenuto un po’ in guardaroba, a Castel di Sangro ne rimasi incantato. Sembrava fosse troppo leggero per l’inverno, invece Spalletti l’ha tirato fuori.
L’esempio di Zanoli è una critica al calcio italiano. Di lui nessuno sapeva niente, perché purtroppo i giornalisti non partecipano agli allenamenti. Questo è un malcostume del calcio italiano. I giornalisti non hanno potuto osservare un talento sicuro, giocatore di personalità scoperto da Giuntoli. Giocatore importantissimo, poteva essere utile anche prima”.