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Festa Scudetto senza bus scoperto: clamoroso autogol del Comune e della SSC Napoli

La tanto attesa festa dello Scudetto del Napoli si svolgerà senza il tradizionale bus scoperto. Una notizia che ha deluso i tifosi.

Il Comune di Napoli e la SSC Napoli hanno commesso un clamoroso autogol, privando la città dell’occasione di abbracciare e salutare i suoi eroi. Solo i fortunati 50.000 che sono riusciti ad ottenere i biglietti potranno dare l’ultimo saluto ai calciatori. La motivazione di ordine pubblico sembra poco convincente, considerando che durante la festa Scudetto, nella notte tra il 4 e il 5 maggio, i tifosi azzurri si sono comportati in modo impeccabile, rispettando le regole del traffico e evitando incidenti gravi. Questo atteggiamento di correttezza è stato dimostrato durante tutta la stagione.

I tifosi napoletani sono profondamente delusi, soprattutto coloro che sono arrivati da ogni parte del mondo per salutare la propria squadra. Persone provenienti dall’America, dall’Australia, dal Messico e da ogni angolo d’Europa hanno acquistato biglietti aerei nelle scorse settimane, ma non avranno l’opportunità di vedere da vicino i loro calciatori. L’acquisto dei biglietti per lo stadio è stato praticamente impossibile ieri. La compensazione offerta dal maxischermo in Piazza Plebiscito è piuttosto deludente.

Mentre tutte le altre squadre di Serie A hanno sempre festeggiato con il bus scoperto, Napoli, che aspettava questo momento da 33 anni, è stata lasciata a bocca asciutta. Ancora una volta, si è caduti nel pregiudizio che identifica il tifoso napoletano come irresponsabile e incapace di rispettare le regole. È necessario evolvere da questa mentalità.

Il sindaco Manfredi ha cercato di giustificarsi a Kiss Kiss Napoli, dichiarando: “Non è una mia decisione, abbiamo sostenuto la possibilità della presenza di alcuni giocatori nelle piazze. Anche per quanto riguarda il bus scoperto, ci sono state molte perplessità anche da parte del Viminale. La gestione di una grande folla diventa molto complessa dal punto di vista della sicurezza. Queste decisioni non spettano a me, posso mettere a disposizione strutture del Comune, ma non posso fare di più”.