Osimhen è l’idolo dei tifosi nel ritiro del Napoli. Ovazioni e boati ad ogni azione. Gattuso e De Laurentiis credono molto nel bomber nigeriano.
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Il giocatore più atteso di tutti in questo ritiro estivo a Castel di Sangro è stato Victor Osimhen. L’ex Lille è il calciatore più pagato della storia del Napoli, l’attaccante che dovrebbe riportare i partenopei in Champions il prossimo anno.
Domani finalmente prenderà la parola dal vivo per la prima volta. Insieme a Victor Osimhen ci sarà anche Amir Rrahmani. I due nuovi acquisti del Napoli saranno presentati in conferenza stampa alle ore 15 presso il Palasport di Castel di Sangro. Ci sarebbe dovuto essere anche Andrea Petagna, ma per la positività al Covid-19 non è in ritiro con il resto del gruppo.
Nel ritiro del Napoli a Castel di Sangro, i tifosi sono già pazzi di Victor Osimhen. Durante l’allenamento odierno i tifosi hanno incitato Osimhen accompagnando con un boato il suo gol nella partitella. Osimhen si è impegnato molto nel corso della partitina dimostrando a Gattuso e compagni il suo grande impegno. Per la cronaca la rete di Osimhen è arrivata con una zampata su assist di Amin Younes.
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Osimhen idolo dei tifosi
Victor Osimhen, dicevamo, è l’idolo indiscusso dei tifosi nel ritiro di Castel di Sangro, uno status che il bomber nigeriano si augura di mantenere anche quando si comincerà a fare sul serio. Lozano arrivato anche lui in pompa magna si è dimostrato motto sotto le aspettative, anche se Gattuso in conferenza stampa ha ammesso di volergli dare ancora una possibilità. Lo stesso allenatore ha spiegato come cambia il suo Napoli con l’innesto di Osimhen:
“Qualcosa di nuovo proveremo in attacco. Osimhen ci farà giocare in un altro modo, verticalizzando e cercando il palleggio. Andremo subito alla ricerca del 3 contro 3 o del 2 contro 2. Ci darà soluzioni diverse, sa attaccare bene gli spazi e ha grande forza fisica. Può darci una grande mano. Oggi la squadra è molto forte e competitiva. Senza tifosi non è la stessa cosa. Sono contento di quello che sta facendo la società, quello che mi piace è allenare. Per 45 giorni si è giocato un altro sport“.