Napoli-Verona resta un mistero, nessuno parla. ADL e lo striscione. Intanto la Juve gioca la Champions.

Il mistero di Napoli-Verona rimane e rimarrà fino a quando qualcuno non deciderà di dire la verità ai tifosi

Napoli-Verona , tutto tace in casa azzurra, non solo per il silenzio stampa obbligato da De Laurentiis. Il Napoli ha  perso la qualificazione in Champions League e si fa finta di niente. C’è stato un danno economico non indifferente eppure non ci sono stati chiarimenti. Il mistero di Napoli-Verona rimane e rimarrà fino a quando qualcuno non deciderà di dire la verità. Se c’è, poi, una verità.

Salvatore Caiazza, nel consueto editoriale su calciomercato.com, punta il dito su Napoli-Verona e il mistero che aleggia intorno alla gara che ha segnato il destino degli azzurri, condannandoli in Europa League dopo una grande cavalcata.

NAPOLI-VERONA RESTA IL MISTERO

Al triplice fischio finale del 23 maggio scorso bastava una conferenza stampa del presidente o dell’allenatore per tranquillizzare l’ambiente e pensare al futuro. Ed, invece, sono scappati tutti. Il buon Aurelio qualche giorno fa ha rilasciato un’intervista ma non ha mai toccato il tasto Champions. Ecco, quindi, che nascono i sospetti. Ci si è scatenati con le congetture e ognuno ha detto la sua. E si è andati anche oltre. Ai limiti del penale. Ma a quanto pare la chiarezza non fa parte di questo sport. Meglio mettere la polvere sotto il tappeto e andare avanti. Ma così si offende l’intelligenza dei tifosi napoletani.

Che qualche mattina fa hanno mostrato uno striscione all’esterno dello stadio Maradona. “Napoli-Verona: ancora ad aspettare qualcuno che abbia le palle di parlare”. Un messaggio mirato che, però, non è stato accolto a quanto pare. Poi magari tra qualche mese scopriremo la verità ma sarà troppo tardi. Intanto la Juventus giocherà la Champions e il Napoli dovrà accontentarsi dell’Europa League. Un controsenso non da poco perché la Signora, pur spinta dietro da qualche decisione arbitrale molto dubbia, avrebbe potuto fare poco di fronte ad un successo dei partenopei contro l’Hellas. Le premesse c’erano tutte, anche in virtù di ciò che era stato fatto fino a quella domenica. Poi si sono sciolti tutti come la neve al sole.

IL FUTURO DI INSIGNE

Caiazza aggiunge: “I bianconeri hanno festeggiato la grande Europa. Che non giocherà Pirlo bensì Allegri. Max è tornato alla base dopo aver fatto un pensierino al Napoli. Qualcuno è convinto che se gli azzurri fossero arrivati quarti addirittura avrebbe potuto accettare l’offerta di De Laurentiis. Ma non lo sapremo mai.

Intanto Spalletti, in attesa di andare in ritiro il 15 luglio a Dimaro, si sente spesso con De Laurentiis. A tenere banco, comunque, è sempre il caso Insigne. Rinnova o non rinnova? E chi lo sa. Per come stanno messe le cose non ci sono certezze.

De Laurentiis fa finta di niente, dall’altra parte Vincenzo Pisacane, il manager del numero dieci della Nazionale aspetta di capire cosa succede per poi andare al contrattacco. Sta di fatto che il contratto di Lorenzo insigne scade a giugno prossimo. E quindi il produttore cinematografico farebbe bene a velocizzare i tempi altrimenti rischia di perdere il giocatore italiano più forte in questo momento.    

Exit mobile version