Il segreto di Anguissa: Da Bielsa al Napoli

Anguissa  ha stupito non solo i tifosi del Napoli. Il primo a puntare su di lui è stato Bielsa che gli apre le porte del Marsiglia.

Frank Zambo Anguissa, basta il nome per far saltare di felicità i tifosi del Napoli. Il centrocampista del Camerun ha conquistato tutti a suon di prestazioni e gol. Oggi Anguissa è annoverato tra i migliori nel suo ruolo in Europa. Ma la strada per il centrocampista non è stata tutta rose e fiori.

La storia d’amore tra Anguissa e il pallone nasce a Yaoundè, capitale del Camerun, che il 16 novembre del 1995 gli dà i natali. Frank va alle elementari e comincia a giocare coi compagni di scuola su campetti in terra. In una delle partitelle organizzate si inventa un goal in rovesciata, una magia che lascia gli amichetti a bocca aperta.

Uno di loro, come raccontato nel 2018 ai canali ufficiali dell’Olympique Marsiglia dallo stesso Anguissa, gli anticipa ciò che sta avvenendo oggi: “Hai un futuro”. Tre parole dal peso inestimabile, soprattutto perchè il pilastro di Spalletti non voleva sentirsi dire altro.

L’INTUITO DEL “LOCO”BIELSA”

La previsione del compagno di scuola di Anguissa trova ben presto riscontro. Dal Camerun alla Francia è un attimo, visto che il Reims lo nota in patria e decide di aggregarlo al proprio settore giovanile. Zero presenze in prima squadra ma tanto talento, un talento che non sfugge ad un calciofilo come il Loco’ Bielsa. Tra DVD, cassette e video sul computer, l’allenatore argentino resta stregato dai frame del 20enne Anguissa e lo vuole ad ogni costo al Marsiglia.

“Ha creduto in me e mi ha detto: hai molte qualità, ti inserirò nel gruppo”, svelerà il ragazzo parlando a ‘The Athletic’.

Chi mastica pallone vanta fiuto e vista lunga: Anguissa nell’estate del 2015 compie il grande salto, declinando la corte del Valenciennes e firmando per l’OM. Lì finisce subito sotto il torchio del ‘Loco’, il quale prova a disciplinarlo per riuscire a far combaciare strapotere fisico e doti tecniche.

“Yaya Touré mi ha sempre ispirato – si legge in un’intervista di Anguissa al ‘Guardian’ dello scorso marzo – Recupera palloni, è un centrocampista ‘box to box’ e segna goal. È il modello ideale”.

Proprio il ‘box to box’ è ciò che durante la preparazione viene limato da Bielsa, con cui scocca la scintilla ma col quale la liaison dura pochi mesi. L’argentino infatti si dimette ad inizio stagione e Anguissa perde il suo mentore, conservandone però i preziosissimi consigli. Con Michel – tecnico spagnolo scelto dal club per rilanciarsi – il feeling latita, ma nelle poche presenze inanellate nel 2015/2016 Frank risulta uno dei pochi a salvarsi. Inoltre la sua fortuna in quell’annata si chiama Franck Prassi, assistente di Bielsa divenuto due volte allenatore ad interim della squadra durante la a dir poco tribolata stagione.

“Era uno che sapeva come dosare le mie energie. Ero un giovane che correva tanto, che dava tutto, ma a volte un po’ goffo. Volevo dribblare, portare la palla… Ha capito che venivo dal calcio africano e diceva di prendermi del tempo per migliorare coi piedi e fare bene le cose semplici. All’inizio non era facile da accettare, ma era ciò di cui avevo bisogno in quel momento. Mi disse: ‘Avrai modo di esprimerti e mostrarci tutto ciò che puoi fare'”.

Il segreto di Anguissa: Da Bielsa al Napoli

ARRIVA RUDI GARCIA

Archiviato il primo transitorio anno marsigliese, dopo Bielsa Anguissa ha la fortuna di trovare sul proprio cammino un’altra figura con cui nasce sintonia: Rudi Garcia. L’ex timoniere della Roma lo mette subito al centro del progetto e fatica a farne a meno: nel 2016/2017 in due occasioni lo schiera addirittura terzino destro, mentre per il resto ne fa un perno del centrocampo utilizzandolo mediano del 4-2-3-1 e talvolta mezzala in un reparto a 3.

“Dà tantissimo con il suo lavoro in mezzo al campo ed è una figura positiva per il gruppo”, questo il ‘Rudi-pensiero’.

Il picco massimo del matrimonio tra Anguissa e il Marsiglia viene raggiunto nel 2017/2018, con la squadra di Garcia capace di arrivare a giocarsi la finale di Europa League contro l’Atletico Madrid del ‘Cholo’ Simeone: a Lione i Colchoneros vincono 3-0, ma anche in una notte amara Anguissa risulta ormai certezza assoluta dei francesi.

Il segreto di Anguissa: Da Bielsa al Napoli

LA PREMIER LEAGUE

Un’escalation di rendimento netta che – oltre a farlo entrare nel giro della Nazionale – nell’estate 2018 porta l’ambizioso Fulham, fresco di ritorno in Premier League, ad investire quasi 30 milioni di euro per farlo volare a Londra. Le arance prese a calci per strada, ormai, sono solo un ricordo sbiadito.

Inutile dire che Anguissa a Craven Cottage è titolare fisso, ma il passaggio dalla Ligue 1 al campionato inglese lo immaginava decisamente diverso: un infortunio alla caviglia lo tiene ai box per 3 mesi e nel frattempo la squadra crolla a picco, fino a retrocedere in Championship al termine di una stagione partita tra i proclami e conclusasi nello sconforto.

I dettami di Bielsa, gli anni felici vissuti a Marsiglia con Garcia e un anno di Premier, però, non possono essere gettati al vento e così la crescita di Anguissa prosegue. Prosegue in un altro campionato top, la Liga, dove ad accoglierlo – evitandogli di giocare nella Serie B inglese – è il Villarreal: “Lì ho trovato libertà di attaccare da poter sfruttare, ma anche disciplina difensiva”, spiegherà il camerunense.

IL VILLAREAL

Anguissa nell’estate del 2019 approda al Villarreal in prestito con diritto di riscatto a 25 milioni e l’allora tecnico Javier Calleja – oggi sulla panchina dell’Alaves – lo impiega in pianta stabile nell’11 titolare.

“È un giocatore molto forte e completo – ha raccontato Calleja in una recente intervista a ‘Radio Kiss Kiss’ – A livello fisico ha stazza ed è poderoso. Come caratteristiche è in grado di rubar palla ma anche di condurre l’azione. Centrocampo a due o a tre? Se gioca a due deve giocare con uno un po’ più tecnico al suo fianco, a tre invece può giocare anche interno e accompagna molto bene la fascia e la manovra”.

“Un suo difetto? Farà un salto di qualità se migliorerà la sua fase offensiva e la finalizzazione. Per il resto gioca per il gruppo, aiuta la costruzione e se migliora solo l’ultimo passaggio diventa veramente un gran bel giocatore”.

Anguissa in Spagna gioca bene (segna anche 2 goal) a tal punto da scatenare clamorosi rumors che lo vorrebbero nei pensieri del Real Madrid per il 2020/21. Una pista che però non troverà riscontri effettivi. Il mercato porta il Villarreal a non riscattarlo dal Fulham, da cui Frank rientra per fine prestito e nel frattempo tornato di gran carriera in Premier.

Anche stavolta, come nel primo anno, Anguissa è titolarissimo ma la storia si ripete: Fulham retrocesso in Championship e valigie nuovamente in mano. La destinazione la conoscete tutti: Napoli, dove da oggetto misterioso il camerunense diventa subito beniamino dei tifosi e pilastro del centrocampo di Spalletti.

Il segreto di Anguissa: Da Bielsa al Napoli

ANGUISSA ARRIVA A NAPOLI

Nell’estate 2021 gli azzurri lo hanno prelevato a titolo temporaneo sborsando 400mila euro. De Laurentiis si riserva  la possibilità di acquistarne il cartellino dal club inglese al termine della stagione. Investimento da 15 milioni di euro, cifra irrisoria se rapportata al rendimento fatto registrare fin qui in Italia, confermato da un avvio di 2022/2023 da capogiro con 3 goal e una media volto enorme.

Le partitelle a Yaoundè, Marsiglia, gli anni trascorsi Oltremanica, la parentesi in Spagna. Tutti step chiave per imporsi a Napoli, dove Anguissa si è preso il presente ed ha prenotato il futuro.

L’esplosione di André Frank Zambo Anguissa al Napoli non è frutto del caso. Il segreto è nei sacrifici, lavoro, voglia di arrivare e perchè no, anche la fortuna di trovarsi al posto giusto nel momento giusto. Dote che consente di salire su treni attesi e sperati.

 

Fonte: napolipiu.com, goal.com, wikipedia.

Exit mobile version