Aurelio De Laurentiis a Sky parla del mercato del Napoli. Il patron ha risposto a Benzema e ha chiarito il rapporto con Ancelotti e il divorzio da Sarri.
- De Laurentiis è presidente del Napoli dal 2004
- Le voci su Cavani al Napoli hanno irritato De Laurentiis
- Karim Benzema ha riposto a de Laurentiis con un post su instagram
- Da ieri De Laurentiis partecipa ad una trasmissione sul calciomercato del Napoli
DE LAURENTIIS A SKY
Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport. Il presidente ha parlato del Napoli, del calciomercato e delle recenti polemiche su Benzema e Cavani.
TWEET DI BENZEMA CONTRO DE LAURENTIIS
“Io le cose le faccio in prima persona, non mi sono mosso per Edinson Cavani. Benzema? Non mi sono arrabbiato per il suo tweet, è giusto che si senta piccato. Gli chiedo scusa se si è offeso, non volevo. Io dico che non è un calciatore da Napoli. Qualche anno fa sì, ma si vede che aveva altri pensieri per la testa. E non lo è nemmeno Di Maria. Belotti? Falso”.
UN TOP PLAYER PER L’ATTACCO DEL NAPOLI
“Si sta facendo un grande torto al Napoli. In primis perché bisogna pensare al ritiro, che serve per capire cosa serve al nuovo allenatore. Ancelotti deve avere il tempo di conoscere gli elementi che uno gli ha messo a disposizione. Milik ha fatto tantissimi gol quando è stato a disposizione, poi per due anni ha avuto degli incidenti e non abbiamo potuto valutarlo. Abbiamo inoltre Mertens che ha segnato tanto, Callejon che ha fatto molto bene perché si è sempre messo a disposizione degli allenatori che ha avuto. Inoltre abbiamo Verdi, che ha tre funzioni: attaccante, tornante a destra e a sinistra. Devo metterlo in naftalina perché deve venire qualcun altro? Dal 12 in avanti avremo dei giorni per capire chi potrà arrivare se qualcuno dovesse uscire. Falcao, Zaza, Giroud, Mariano Diaz: tutto falso”.
ARRIVERA’ UN TERZINO: ARIAS E’ IN POLE?
“E’ vero che ne prenderemo uno. Sabaly ha avuto un incidente. A parte lui e Lainer, per cui non mi sono preso con i procuratori, ho bisogno di un giocatore che possa giocare a destra e a sinistra. Ci piace Arias, ma anche altri cinque profili”.
DE LAURENTIIS POTEVA PRENDERE RONALDO?
“E’ vero che potevo prenderlo. Come si fa a non prendere in considerazione un grande campione? Mi colpì quando, col Portogallo l’anno scorso, incitava dalla panchina i suoi compagni, più dell’allenatore. Ho detto che mi sarebbe piaciuto averlo. Quando mi ha chiamato Mendes per chiedermi cosa ne pensassi, gli ho detto che non è per le nostre tasche. Non posso mettere a rischio il club e farlo fallire di nuovo per Ronaldo”.
COSA SI APSETTA DALLA NUOVA SERIE A
“Con Ronaldo è ancora più intrigante. Sapete che bello battere la Juventus con CR7? Ha portato una bella ventata, l’asse del calcio spagnolo si è spostato in Italia tra Carlo Ancelotti e Ronaldo. Sarebbe fantastico battere la Juventus”.
RAPPORTO ANCELOTTI-DELAURENTIIS
“Assolutamente ottimo. Abbiamo grande esperienza, lui nel calcio e io nella vita. Due uomini così non possono che andare d’accordo, trovandosi sempre legati da un percorso comune. Si pone sempre bilateralmente nella conversazione. Non si pone come un oracolo che parla, ma ti stimola e accetta che tu lo stimoli. E’ sempre garbato, intelligente. Con lui si può parlare di qualunque cosa senza annoiarsi mai. Passare una vacanza con Ancelotti è qualcosa di stimolante, con lui mi sono fatto regalo perché è come stare senza in vacanza”.
LE PAROLE DI SARRI ALLA PRESENTAZIONE CON IL CHELSEA
“Non mi è piaciuto quando ha detto che abbiamo fatto entrambi degli errori. Non credo di aver fatto degli errori. Contestarlo sarebbe stata la cosa più facile, per come si stava comportando, rinviando sempre pur avendo un contratto. Io avrei potuto dirgli che aveva dei contratti. Ho dovuto fare la voce grossa col Chelsea e con gli avvocati di Sarri per farmi garantire che da qui non si muove nessuno, voleva smontarmi la squadra. Ha preso Jorginho, perché io ho chiesto ad Ancelotti se poteva farne a meno e lui ha detto di sì, perché gli piace Diawara e ha questa nuova veste per Hamsik“.
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