In tanti non avrebbero scommesso un centesimo sulla vittoria dello Scudetto da parte del Napoli all’inizio della stagione.
All’inizio della stagione, le aspettative nei confronti del Napoli e dello Scudetto erano molto basse. Dopo la partenza di gente del calibro di Lorenzo Insigne, Dries Mertens e Kalidou Koulibaly, molti ritenevano che le speranze del club di vincere il suo primo titolo dall’era di Diego Maradona fossero fossero ormai svanite.
Ma nessuno poteva prevedere che due giocatori sconosciuti come Khvicha Kvaratskhelia e Victor Osimhen sarebbero diventati gli eroi della squadra, conducendola verso la vetta della classifica e poi alla conquista dell’ambito titolo che mancava all’ombra del Vesuvio ormai da 33 anni.
Kvaratskhelia e Osimhen hanno ricevuto un grande supporto dai loro compagni di squadra, ma è innegabile che entrambi abbiano svolto un ruolo fondamentale nella conquista dello Scudetto da parte del Napoli che ne ha avuto la certezza matematica sul campo dell’Udinese, alla Dacia Arena, giovedì scorso.
DA MARADONA A KVARATSKHELIA E OSIMHEN: LO SCUDETTO DEL NAPOLI DECISO DA GRANDI TRASCINATORI
Questa è la prima volta che il Napoli vince il titolo di Serie A da quando Maradona li guidò alla vittoria in due occasioni, nel 1987 e nel 1990.
All’inizio della stagione, l’acquisto di Kvaratskhelia per sostituire Insigne sulla fascia sinistra non suscitò molte aspettative. Tuttavia il talentuoso dribblatore ha segnato il suo primo gol per il club dopo soli 37 minuti dalla sua prima apparizione in Serie A ad agosto. Il suo stile di gioco gli è valso il soprannome di “Kvaradona”, in onore del grande idolo del Napoli, Diego Armando Maradona, a cui poi è stato intitolato l’ex stadio San Paolo.
Oltre ai suoi gol, Kvaratskhelia si è rivelato essere anche un abile assist-man, soprattutto per Osimhen, imponendosi alla testa della classifica degli assist del campionato con 10 passaggi decisivi.
D’altro canto, Osimhen, attaccante nigeriano di 24 anni, si è imposto come capocannoniere della Serie A con 22 gol. Ha già superato il suo record personale con il Napoli, avendo segnato 14 gol nella stagione precedente.
Ma non sono solo Kvaratskhelia e Osimhen a meritarsi i meriti. Il Napoli ha siglato ben 69 gol in campionato questa stagione, più di qualsiasi altra squadra.
Inoltre il club azzurro ha acquistato anche altre pedine molto interessanti, come ad esempio Kim Min-jae dal Fenerbahce per rimpiazzare Koulibaly, uno dei pilastri della difesa. Il difensore sudcoreano si è rapidamente adattato alla vita in Italia ed è stato nominato miglior giocatore del mese di settembre della Serie A.
SCUDETTO NAPOLI: UN LAVORO POSSIBILE GRAZIE ALLE MOSSE DI SPALLETTI E DELLA SOCIETA’
Lo Scudetto del Napoli, oltre al gran lavoro delle sue pedine azzurre, è stato possibile anche grazie al duro lavoro dell’allenatore Luciano Spalletti, del direttore sportivo Cristiano Giuntoli e del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis. Dopo aver acquisito il club nel 2004, quando era in bancarotta, De Laurentiis è riuscito a riportare la squadra dalla terza divisione fino alla massima serie in soli tre anni, evitando il debito e le sanzioni del fair play finanziario.
Nonostante ciò, ha riportato alla ribalta la squadra, che è tornata nella massima serie in sole tre stagioni ed è diventata una costante sfidante per il titolo. Durante il mandato di De Laurentiis, il Napoli è arrivato nove volte tra le prime tre posizioni. Il suo ruolo nella crescita e nello sviluppo del Napoli è indiscutibile.
Inutile ribadire il lavoro di Spalletti che parla da solo. Il tecnico di Certaldo ha diretto in passato club come l’Inter e la Roma. Ma il suo stile ‘innovativo’ si è rivelato promettente all’Udinese quasi due decenni fa. È nella città settentrionale di Udine che ha trovato il successo, guidando la squadra di casa al quarto posto e a una partecipazione alla Champions League.
Spalletti ha vinto la Coppa Italia con la Roma nel 2007 e nel 2008. Con lo Zenit San Pietroburgo ha vinto la Premier League russa nel 2010 e nel 2012. E ora è arrivato il tanto atteso Scudetto con il Napoli.