Napoli e Chelsea trattano lo scambio Osimhen-Lukaku. Operazione da 100 milioni, ma un ostacolo frena la trattativa.
NOTIZIE CALCIO NAPOLI – Una trattativa sta prendendo forma tra Napoli e Chelsea. Lo scambio Osimhen-Lukaku è più di un’idea, ma un ostacolo potrebbe far saltare tutto.
Napoli-Chelsea: Manna a Londra per lo scambio del secolo
Il ds Manna è volato a Londra con una missione chiara: portare Lukaku a Napoli. La Gazzetta dello Sport rivela che l’unica via percorribile è uno scambio che coinvolga Osimhen. Un’operazione da 100 milioni che include il cartellino di Lukaku, un conguaglio di 50 milioni e forse una contropartita tecnica.
“Nella sua (complicata) missione londinese, il direttore sportivo del Napoli Giovanni Manna ha compreso che per trovare la quadratura del cerchio a livello economico sbloccando così il trasferimento del belga è necessario inserire nell’operazione anche Osimhen. Il Napoli potrebbe preparare un’operazione da circa cento milioni complessivi. Osimhen al Londra per Lukaku e un conguaglio di circa cinquanta milioni, oltre a un’eventuale contropartita tecnica da definire”.
L’ingaggio di Osimhen frena tutto: i dettagli
Ma c’è un intoppo: l’ingaggio di Osimhen. I 10 milioni annui richiesti dal nigeriano cozzano con la politica di riduzione degli stipendi del Chelsea.
“L’ostacolo è rappresentato dai 10 milioni annui di stipendio di Osimhen, bonus esclusi, lo farebbero balzare sul podio dei giocatori più pagati dal Chelsea, che ha invece avviato una politica di decisa riduzione degli ingaggi. E anche qui il dubbio. Il bomber accetterà un taglio? La trattativa è in bilico”.
A tre giorni a Verona-Napoli e anche Ferragosto sta passando come nessuno sospettava. Con una cieca professione di fede e con una domanda che comincia a circolare: ma i rinforzi quando arrivano? Conte è preoccupato ma mantiene la calma. I due giorni a Ischia con De Laurentiis lo hanno rassicurato sui rinforzi promessi: arriveranno. Conte è stato chiarissimo con il club. E mostra pazienza: è riflessivo e costruttivo, gli hanno detto di aspettare. E ora aspetta.
