Corriere – Napoli, tensione altissima tra squadra e società. Arriva una decisione dei calciatori

Dopo le parole di Edo De Laurenttis, la tensione tra la Ssc Napoli e la squadra è altissima. Arriva la decisione dei calciatori e di Ancelotti

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NAPOLI, TENSIONE TRA SQUADRA E SOCIETÀ

NAPOLI, tensione altissima tra società e squadra. La sosta per le nazionali, non ha calmato le acque come tutti si auspicavano, anzi, le recenti dichiarazioni di Edo De Laurentiis hanno allargato la frattura tra i calciatori e il  club.

Calciatori e allenatore hanno deciso di concentrarsi esclusivamente sul campo, come scrive il Corriere dello sport: ”

“Il ritiro, l’ammutinamento, la reazione di De Laurentiis padre e poi quella di De Laurentiis figlio: « I giocatori sono lavoratori dipendenti, nostri dipendenti e devono rispettare e onorare lo stipendio, la maglia e la città. Montervino e Calaiò avevano molte più palle: questa è la verità».

Jab e diretto in pieno volto: ripetuto per ogni singolo elemento della rosa attuale. Ieri poi, in occasione della seduta di allenamento, Edo De Laurentiis  ha incrociato i calciatori, però nessuno ha proferito parola o commentato i fatti nuovi.

 Ma neanche ha gradito: ognuno fa la sua parte, in questa storia. Ruoli e gerarchie e silenzio stampa: la squadra vorrebbe parlare, come Ancelotti, ma fino a nuovo ordine nessuno dovrà più violare le decisioni aziendali. E a parlare dovrà essere il campo: sin da Milano.

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LA DECISIONE DEI CALCIATORI

I calciatori avrebbero già voluto e vorrebbero ancora parlare per spiegarsi pubblicamente e ricomporre la frattura con la società e la città, in aperta contestazione anche per la crisi di risultati, ma il permesso è stato negato.

Al silenzio stampa non si deroga, nulla da fare: e il caso-Elmas, nei cui confronti il club azzurro ha anticipato sanzioni disciplinari per aver concesso un’intervista in Nazionale a un quotidiano macedone, ha confermato la linea dura. N

Anche ieri Ancelotti e i suoi calciatori non hanno fatto che dialogare di tattica e tecnica. Solo e soltanto lavoro: come deciso sin dai giorni successivi al gran rifiuto post Salisburgo.

Nessun commento, nessuna reazione, nessun confronto ulteriore: certo, la squadra non ha gradito ma ha incassato in silenzio. Silenzio stampa e anche interno: tutti zitti, parla il calcio. San Siro è dietro l’angolo”.

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