SKY: Napoli in contatto con Sarri. Zaccagni affare già impostato. Le ultime sul mercato

Napoli e Sarri in contatto. De Laurentiis lavora per il ritorno del tecnico di Figline. Da sky anche le ultime sul calciomercato del Napoli.

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Maurizio Sarri, secondo le ultime voci, sta trattando la rescissione con la Juve. Il tecnico di Figline a fine maggio potrebbe essere libero di accasarsi altrove. Al momento, Sarri non ha accordi con altri ma vuole tornare ad allenare, e Napoli potrebbe essere la piazza ideale, come ha spiegato Luca Marchetti ai microfoni di Radio Marte.

L’esperto di calciomercato di Sky sport, ha aperto ad un possibile ritorno di Sarri sulla panchina del Napoli e ha riportato le ultime sul calciomercato degli azzurri, tra arrivi e partenze. Ecco quanto evidenziato da Napolipiu.com:

“Sarri? Quanto sia vicino non so dirlo. Che sia vicino (o quantomeno che sia stato contattato) penso sia il segreto di Pulcinella. L’idea andrà in porto? Non è l’unico in lista, bisognerà capire. Non credo lui abbia ritrosie nel tornare a Napoli. Forse la società deve capire se il suo ritorno è consigliabile o meno ma l’idea c’è”.

Dopo la questione Sarri, Marchetti ha parlato del calciomercato del Napoli:

Zaccagni? Al Napoli piace, ne hanno parlato a gennaio e hanno fatto anche il prezzo ma non si poteva ancora fare. Si stanno sicuramente continuando a sentire le parti.

Che mercato mi aspetto? Il tenore è questo: il Napoli prova a far ripartire il ciclo attraverso giocatori che hanno già fatto bene ma con un costo di ingaggio relativamente basso, che poi è stata la filosofia del Napoli negli ultimi anni. Bisogna essere attenti e bravi per arrivare a prendere quei giocatori che ti fanno poi arrivare almeno quarti.

De Laurentiis non ha le stesse competenze tecniche di Giuntoli. Il DS ha ancora degli anni di contratto. Oggi si parla tanto dei dirigenti della Juventus, Paratici è in scadenza ma sta già programmando le prossime stagioni. Il Napoli non dovrà affrontare questa crisi con l’acqua alla gola.

De Laurentiis avrà tanti difetti ma ha una grandissima virtù gestionale. Il Napoli è forse l’unica squadra di Serie A che non ha una situazione debitoria debilitante, anzi forse nemmeno ce l’ha. Il monte ingaggi del Napoli è decisamente più basso rispetto a quello di Inter e Juventus.

Senesi e Dalot? Non mi risulta. Dalot peraltro ha un diritto di riscatto sui 20-25 milioni di euro. Senesi era stato già seguito. Chiaramente però i terzini, specie a sinistra, saranno oggetto di interesse.

Juric? Non so se sia in pole o meno ma il Napoli ci sta pensando.

Zaccagni e Barak potranno essere utili indipendentemente da Juric, poi se arriva anche il tecnico che li conosce è tutto di guadagnato.

Insigne? All’interno del rinnovo di contratto vanno fatte tante considerazioni, come l’attaccamento alla maglia. Diventa chiaramente un discorso economico ma il fattore tempo, in questo periodo qui, diventa meno pressante.

Locatelli? Ci vogliono circa 40 milioni per portarlo via al Sassuolo. Però come ruolo potrebbe esaltarsi ancora di più con un Sarri allenatore”.

Kalidou Koulibaly è vicino al Bayern Monaco? Non tanto.

Cessione Fabian Ruiz? La verità è che il Napoli non ha l’acqua alla gola, non ha bisogno di vendere i suoi pezzi migliori per far fronte alla crisi. Bilanci alla mano, il Napoli è forse la sola società italiana a non avere debiti. Se Juve ed Inter devono vendere un calciatore che abbia giocato male, trovano problemi. Per il Napoli no, è notevolmente più semplice, perché nessuno guadagna 10 milioni in Campania”.

Il giornalista di Sky ha poi commentato la corsa Champions degli azzurri in campionato, cominciando dalla sfida contro il Milan

Partita con il Milan la più decisiva? Partire con il piede giusto darebbe una maggiore consapevolezza.

Quanti punti deve fare il Napoli nelle prossime 3 gare? Non saprei, diciamo che il Napoli dovrebbe cercare di non perderle e di vincerne almeno una. Sono tre trasferte contro tre squadre non imbattibili. Contro il Milan ci sarà pressione anche per i rossoneri.
Il Napoli però deve dimostrare a sé stesso di che pasta è fatto perché ancora non è uscito dalla crisi nonostante l’ultima vittoria. Un conto per Gattuso è andarsene avendo fallito, un altro e andare via facendo bene.

La partita contro la Juventus si poteva rinviare più in là? Una cosa a cui abbiamo pensato tutti. Il problema è che una data bisognava individuarla, non c’era certezza che la Juventus uscisse dalla Champions League con il Porto. Non credo nemmeno sia possibile spostare di nuovo la gara”.

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