Ottima performance, amarezza per il finale ma quella del
Napoli è stata una notte straordinaria a Parigi. L’ edizione odierna della Gazzetta dello Sport, non a caso, si sofferma su quanto accaduto ieri sera al Parco dei Principi. Il risultato non cancella l’ enorme prestazione ma è necessario andare oltre la delusione per il pareggio del
Psg all’ultimo minuto. Il Napoli deve tenersi stretta la splendida prestazione,importante, autorevole, europea.
Carlo Ancelotti ha trasmesso respiro internazionale, cosa che questa squadra aveva dimostrato negli anni di Diego Maradona, allorquando conquistò la Coppa Uefa. Al Parco dei Principi il
Napoli ha dominato tutto il primo tempo e nella ripresa è sopravvissuto al controattacco del Psg. E’ stato tradito da soli due episodi:
un autogol di Mario Rui e una meravigliosa rete firmata da
Di Maria.
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La situazione nel Girone e il rammarico per il pareggio in Serbia
L’analisi del quotidiano continua, soffermandosi sulla classifica del girone di
Champions. La situazione è ancora incerta:
Liverpool (6), Napoli (5) e Psg (4) si susseguono in scia una dietro l’altra. Il rammarico ci deve essere per lo 0-0 di Belgrado e si spera che quel pari in futuro non pesi più del dovuto. Stando alla Gazzetta, in
Serbia il Napoli era in divenire, a Parigi ha dimostrato di essere definito nei dettagli e di aver attraversato l’ultimo step, il distacco dal sarrismo si è compiuto. Non si parla più di
Sarri perché oggi il Napoli è tutto ancelottiano.