Barillà: “La Juventus oggettivamente è messa peggio del Napoli. Allegri sapeva una cosa su Ronaldo”

Antonio Barillà ha parlato di Napoli.Juventuss partitissima della terzia giornata di serie A e svela un retroscena su Allegri e CR7

A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Antonio Barillà, giornalista.

La Juventus oggettivamente è messa peggio del Napoli, ha infortuni con cui sapeva di dover fare i conti a cui si aggiunge la situazione dei sudamericani. C’è anche da valutare Chiesa, soltanto oggi si potrà capire come stanno le cose. Si parla di 8 indisponibili in una partita che per la Juve rischia di essere determinante, se non a livello di classifica almeno a livello psicologico. Allegri non ha la bacchetta magica e non c’è Ronaldo ma nessuno poteva prevedere il pareggio di Udine e la sconfitta con l’Empoli.

Ronaldo? Allegri sapeva di poterlo perdere ma non c’era nulla di previsto. C’erano state situazioni che non lasciavano trasparire volontà di prosecuzione, il silenzio durante l’Europeo è stato chiaro. La Juve aveva predisposto un piano A con Ronaldo e un piano B con una società che perdeva un riferimento fondamentale ma che avrebbe risparmiato e avrebbe impostato una squadra giovane, veloce, sfacciata. Quello che la Juventus non si aspettava è che la decisione venisse presa così in extremis, altrimenti si sarebbe organizzata meglio una successione”.

Antonio Barillà ha poi aggiunto: “Alex Sandro e Danilo potrebbero non esserci, si potrebbe immaginare in attacco un duetto offensivo senza Chiesa perché non si è ancora in grado di capire l’entità dell’infortunio. Il Napoli viene seguito con molta attenzione perché la gara è importante e arriva in un momento molto delicato perché rischia di scivolare a -8 dalla vetta.

Un campionato di assestamento era prevedibile e si fida ciecamente di Allegri però il KO con l’Empoli ha complicato tutto moltissimo. Napoli diventa un bivio importante. Gli spazi per recuperare ci sono perché è tutto astratto ma ci sono due considerazioni da fare: la Juventus prima aveva uno spessore caratteriale superiore e prima c’era una concorrenza non così diffusa e alta. Penso a Napoli, Roma, Inter e Milan, oltre che alla Lazio. Le milanesi sono tornate grandi, rimontare non sarà semplice“.

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