Superlega, Agnelli si è preso gioco di De Laurentiis. Il patron della Juve ha beffato il Napoli

Francesco Pollasto 3 Min Read
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Andrea Agnelli e Aurelio De Laurentiis sono stati tra i massimi protagonisti del calcio italiano negli ultimi anni. Rivali in campo e amici nell’Eca. Nelle stanze dei Palazzi del calcio spesso hanno condiviso intenti, obiettivi, interessi e cariche. Scontrandosi e incontrandosi in una eterna alternanza di alleanze e rivalità. Proprio in quelle stanze si è consumata la beffa di Agnelli verso il suo amico-nemico numero uno: Aurelio de Laurentiis.

Il patron della Juventus ha dato il via alla superlega, proprio mentre rassicurava i suoi “amici” della bontà del progetto e dell’inclusione dei club anche meno blasonati. Il presidente del Napoli  in una recente intervista difese a spada tratta l’idea della superlega:

“Credo che ci sia un grandissimo misunderstanding. Una grande ignoranza, nel senso di ignorare le cose non avendo partecipato a tutte le riunioni dell’ECA. Bisogna spiegare che l’ECA è l’associazione dei club europei, 232 club. Più di 100 sono fattivi e decisionisti nel consiglio, altri invece sono dei soci con presenza, con possibilità di suggerire, ma non di decidere. Anche se adesso pare si voglia modificare e allargare questa possibilità anche a tutti gli altri club.

L’ECA è stata l’unica associazione di club privati che s’è contrapposta con educazione e fermezza alla UEFA e alla FIFA, declamando il ruolo importantissimo dei club. Attraverso l’ECA si sono ottenuti, in dieci anni, una serie di vantaggi. Io sono il chairman di comunicazione e marketing per l’ECA e posso assicurarvi che non è nelle intenzioni di Agnelli quella di fare una Super Champions per pochi eletti.

Lui ha cercato di allargare democraticamente la possibilità di parteciparvi anche a club meno blasonati. Il problema va impostato in un altro modo. Deve esserci un’unica Champions League. Per evitare un dislivello di potere economico si può fare una Champions League tra chi può permettersi determinati calciatori e un’altra Champions League per gli altri club. Poi i primi 4-5 dell’una e i primi 4-5 dell’altra potrebbero sfidarsi alla fine”.

Nei fatti Agnelli, ha disatteso tutti e ha annunciato la nascita della superlega, con le sole big dei massimi campionati europei.

Se la Uefa dovesse squalificare Juventus, Inter, Milan e Roma dalla Serie A, il nostro sarebbe un campionato con il 60% dei ricavi in meno. I più scottati sarebbero senza dubbio Lotito e De Laurentiis che si ritroverebbero fuori dal calcio dei ricchi”. Sottolinea il Corriere dello sport, spiegando come la questione imbastita da Agnelli diventa un arma a doppio taglio per De Laurentiis.

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seo content manager, autore e idealista." È l’Italia il vero problema di Napoli".
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