Luciano Spalletti ed il turnover. Fino ad ora il tecnico non ha mai stravolto la formazione, ma ha fatto tante sostituzioni a gara in corso. Nel Napoli praticamente tutti hanno avuto minuti per giocare, chi non lo ha fatto è perché è stato fermato da infortuni, vedi Mertens, Lobotka, Demme e Ghoulam. Spalletti tiene praticamente chiunque in considerazione, quando ha potuto ha buttato nella mischia anche il giovane Zanoli.
Gli stakanovisti del Napoli sono Koulibaly e Di Lorenzo con 810 minuti giocati. Subito dopo c’è Fabian Ruiz con 775 minuti in campo. L’evoluzione del centrocampista spagnolo, non convocato da Luis Enrique per la Nations League, è evidente. Come sottolinea Corriere dello Sport Fabian fa da regista nel 4-3-3, mediano nel 4-2-3-1, ma anche incursore, come a fine partita a Firenze.
Turnover Spalletti: quanti cambi per il Napoli
Ma in questa stagione c’è stata anche la rivincita di Rrahamani, oggetto misterioso con Gattuso e praticamente inamovibile con Spalletti. Ha preso definitivamente il posto di Manolas. Rivincita anche per Lobotka che la scorsa stagione ha collezionato 517′ totali, mentre in questa ne ha giocati già 180 prima che fosse fermato da un infortunio.
Ma il turnover Spalletti lo fa in campo. Difficilmente rivoluzione le squadre da una partita all’altra. Non si è mai assistito a 5 o 6 cambi, ma il tecnico distribuisce minuti facendo ampiamente ricorso alle sostituzioni. Non è un caso che fino ad ora Spalletti ha utilizzato 43 sostituzioni delle 45 che ha avuto a disposizione. L’infortunio di Ounas ora complica un po’ le cose perché l’algerino era uno di quelli in rampa di lancio. Ma in ogni caso il Napoli dimostra di avere una rosa profonda, praticamente due squadre. I recuperi di Mertens e Demme sono fondamentali. Si attende di capire come sta veramente Ghoulam, perché Mario Rui non può giocare sempre. Così come si attende il recupero di Lobotka in mediana.